Il vetro stampato 3D di Neri Oxman impressiona al Milano Design Week 2017
Alla fine di questo mese, al Milano Design Week di quest’anno ha visto molte opere in mostra che incorporano la tecnologia di stampa 3D, il lavoro di cui parliamo è dalla designer avanguardista e dal pioniere della stampa 3d Neri Oxman.
“YET” è il titolo di un’illustrazione surreale di Lexus, a forma di ferro a ferro di cavallo, che combina il vetro stampato 3D con modelli di luce architettonici per creare un padiglione immenso, a differenza di qualsiasi cosa che abbiate mai visto prima.
La YET è stata commissionata dalla Lexus un’installazione in entrata per accogliere e invitare i visitatori provenienti da tutto il mondo e, più accuratamente, a creare il palcoscenico per il prestigioso Lexus Design Award 2017.
Una architetto, designer e professoressa del famoso Media Lab di Massachusetts Institute of Technology (MIT), Oxman ha creato il padiglione abbagliante con la sua squadra, The Mediated Matter Group.
“Abbiamo tentato di esplorare il tema della YET in modi diversi, attraverso l’obiettivo della luce, l’obiettivo del vetro e l’obiettivo dell’esperienza”, ha dichiarato la Oxman alla stampa. “Alcuni di voi risponderanno intellettualmente, altri risponderanno emotivamente”.
Allestito nello spazio personalizzato de La Triennale di Milano, l’impianto combina efficacemente la tecnologia di stampa 3D all’avanguardia con materiali “vecchi” come il vetro. In particolare, le colonne illuminate usano la tecnica specializzata dal MIT di stratificare il vetro fuso, un sciocco impegno che, se riuscito, trasforma percepibilmente le qualità ottiche del materiale.
YET è anche un messaggio imponente a Lexus, riflettendo l’etica del produttore di automobili di lusso dal design coraggioso e l’arte artigianale “takumi”. Un’ulteriore installazione, accoppiata con la creazione di Oxman, rivela in modo suggestivo la macchina Lexus UX Concept attraverso una serie di proiezioni di luce intricate, che si combinano per una frazione del secondo per brevemente intravedere l’automobile.
Ma come dice Oxman in una recente intervista, YET è stato ispirato dalla sponsorizzazione di un’auto. In particolare, La professoressa del MIT era desiderosa di praticare “il formalismo con una bussola morale”.
In altre parole, la Oxman dice che è stata motivata dalla responsabilità ambientale. “Solo negli Stati Uniti, ogni anno, vengono prodotti 450 miliardi di metri quadrati di facciata in vetro”, spiega laOxman.
“E se potessimo impiegare questa possibilità di utilizzare il vetro per sfruttare l’energia solare e permettere all’architettura di rispondere alla luce e al calore del sole, a creare fotosintesi e generare energia solare? E se potessimo creare un’architettura che risponda a ciò, che potrebbe controllare il calore dell’edificio o anche quello di una città intera? ”
Come architetto e progettista, la Oxman sente la responsabilità di chiedersi come la tecnologia possa contribuire a qualcosa di valore al mondo e fare di più che creare semplicemente del lusso. Come evidenziato dalle stupefacenti texture di vetro di YET, la stampa 3D può fortemente rappresentare questa tematica.
“Questa è la mia bussola morale”, dice la Oxman.