INEOS Styrolution: risparmio energetico del 67% con il polimero di stirene sviluppato per la stampa 3D
INEOS Styrolution, il principale produttore mondiale di stirenici, ha annunciato oggi i primi risultati del progetto PolySLS, che si concentra sullo sviluppo di un nuovo materiale a base di stirene a risparmio energetico per la produzione additiva.
Il progetto mostra che, tenendo conto dell’intero ciclo di vita di un nuovo composto polimerico stirenico, è possibile ottenere un significativo risparmio energetico complessivo fino al 67% rispetto all’utilizzo della poliammide 12 (PA12) convenzionale.
Quando si utilizza il nuovo polimero di stirene, è stato ottenuto un risparmio energetico diretto del 25% nel sistema di stampa 3D, risultato di temperature di processo inferiori e fasi di riscaldamento e raffreddamento più brevi. Ciò ha anche migliorato il tempo necessario per completare i lavori di stampa, con tempi di elaborazione inferiori del 7,5% rispetto a PA12.
Bianca Wilhelmus, Global Application Development Manager presso INEOS Styrolution e Project Manager per PolySLS: “I materiali basati su stirenici continuano a sorprendermi. A distanza di 90 anni dalla prima produzione del polistirolo, c’è ancora qualcosa di nuovo da scoprire. I materiali a base stirenica hanno proprietà incredibili e benefiche. “
Yvonne van Veen, Direttore della strategia di innovazione del mercato di INEOS Styrolution, aggiunge: “Poiché l’industria della produzione additiva sta crescendo molto rapidamente, siamo lieti di aver sviluppato un materiale che non solo contribuisce al risparmio energetico e alla produzione sostenibile, ma anche al processo di stampa. è facile da usare. “
Il progetto PolySLS è stato finanziato dal Ministero federale tedesco per gli affari economici e l’energia (BMWi). Lo scopo del progetto PolySLS era lo sviluppo e il test di un nuovo composto polimerico a base di stirene per la sinterizzazione laser selettiva (SLS). Un focus particolare del progetto era sulla ricerca dei requisiti energetici e dei materiali. Il progetto è stato avviato nell’agosto 2017 ed è stato svolto in collaborazione con il South German Plastics Center (SKZ-KFE gGmbH) e l’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga. Il progetto si è concluso a novembre 2020.