Cosa sta circolando e perché interessa ai maker
Su MakerWorld (la piattaforma di condivisione modelli legata all’ecosistema Bambu Lab) è comparso un file per stampare in 3D una replica in scala 1:1 di un presunto “iPhone Fold”, cioè un iPhone pieghevole che Apple non ha mai annunciato ufficialmente. L’autore del modello, identificato come Subsy, dichiara di essersi basato su disegni CAD trapelati (o attribuiti a leak) che descriverebbero proporzioni e ingombri esterni del dispositivo. L’oggetto non è pensato come previsione tecnica dell’interno (componenti, schede, batterie), ma come “dummy” fisico utile a capire volumi e maneggevolezza.

Il punto chiave: una “referenza fisica”, non un prototipo funzionante
La logica è la stessa che da anni si usa nell’industria e nel design di prodotto: creare un corpo fisico per valutare ergonomia, spessore percepito, ingombro in tasca, apertura a una o due mani, e confronti diretti con altri foldable già in commercio. Subsy sottolinea infatti che la replica serve a “toccare con mano” dimensioni e forma, senza pretendere di rivelare come Apple risolverà davvero cerniera, display e integrazione interna. È un approccio comune anche nei periodi di rumor, quando circolano quote dimensionali non confermate.

Cerniera: meccanica semplice per simulare il gesto di apertura
Un aspetto importante del modello è la cerniera: non vuole riprodurre un’eventuale soluzione ingegneristica Apple (di cui non esistono informazioni verificabili pubbliche), ma adotta una meccanica “semplice” con l’obiettivo di rendere realistico il movimento di piega e la sensazione di apertura/chiusura. In pratica, chi stampa il pezzo ottiene un oggetto articolato che permette di valutare come cambierebbe l’uso quotidiano rispetto a un iPhone tradizionale, senza trasformarlo in un mockup “tecnico” della futura architettura interna.

Varianti del modello: colori, monocromia e test dei rapporti d’aspetto
Secondo quanto riportato da più ricostruzioni, il progetto include più versioni: una pensata per chi dispone di sistemi di stampa multi-materiale/multi-colore per evidenziare visivamente le aree display; una versione monocolore per stampanti senza multi-materiale; e una variante orientata al rapporto d’aspetto, utile a visualizzare come contenuti tipici (ad esempio video 16:9) si “adattino” su schermo esterno e interno. Questo dettaglio è interessante perché, nei foldable, la percezione d’uso cambia molto in base a formato e proporzioni, non solo alla diagonale.

Materiali e stampa: PLA come scelta pratica, tolleranze da “rodare”
Per la stampa, l’indicazione più ricorrente è l’uso del PLA come materiale semplice e prevedibile per ottenere superfici pulite e dimensioni affidabili; viene menzionata anche la possibilità di usare PETG, con la cautela che la resa della cerniera dipende molto da tolleranze, precisione della macchina e impostazioni. Se il giunto risulta troppo duro all’inizio, il suggerimento è di muovere l’articolazione con gradualità per far “assestare” gli accoppiamenti. In generale, sui meccanismi stampati (snap-fit, perni, cerniere) conviene ragionare su: calibrazione flow, compensazioni dimensionali, e finitura leggera nei punti di attrito.

Quanto sono affidabili i “CAD leak” e cosa dicono davvero i rumor su Apple
Qui serve prudenza: alcune ricostruzioni indicano che i “CAD” alla base del dummy potrebbero essere interpretazioni o render derivati da rumor, non necessariamente file industriali ufficiali. Viene spesso sottolineato che non si tratta di conferme Apple e che il modello è, per definizione, una materializzazione di informazioni non verificate. In parallelo, però, le indiscrezioni su un iPhone pieghevole continuano a ricomparire nelle roadmap e nelle raccolte rumor, con ipotesi su finestra di lancio tra fine 2026 e 2027 e fasce prezzo elevate (stime non ufficiali) tipiche di un primo prodotto in una nuova categoria.

Perché questo tipo di modelli ha valore (anche se il prodotto non esiste ancora)
Una replica stampabile come questa è utile soprattutto per tre motivi pratici: 1) comparazione dimensionale con foldable esistenti (Samsung, OPPO e altri) usando un oggetto “reale” in mano; 2) studio accessori (supporti, dock, sagome per custodie) in fase concettuale, senza aspettare un device ufficiale; 3) discussione informata: le persone smettono di ragionare su render “piatti” e iniziano a valutare spessori, bordo, presa e apertura. È un esempio di come le community maker trasformano rumor e leak in oggetti utili per prototipazione e ragionamento sul design.

 
 
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Di Fantasy

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