Un papà grazie alla stampa 3D insegna la matematica a sua figlia non vedente.
La tecnologia di stampa 3D si sta costruendo una solida reputazione come un ottimo strumento per aiutare le persone disabili e affette da patologie insolite: una famiglia da San Diego dimostra che non dobbiamo dimenticare i non vedenti. Una delle figlie di Jason e Dori Walker, Layla, è cieca, ma sta usando degli oggetti stampati in 3d per assicurarsi che non resti indietro a scuola.
Come Jason spiega in un breve documentario, lui e sua moglie stanno crescendo una famiglia con i cinque figli, di cui tre sono stati adottati. ‘Quando ci siamo sposati, abbiamo avuto due figli ma ne abbiamo perso un terzo. Abbiamo deciso a quel punto per l’adozione. Mia moglie ha trovato questi ragazzi in un video sull’ Huffington Post. Erano tre figli, di tredici, dieci e sette anno. E stavano cercando ” una casa per sempre” .
In questa storia c’è già tutto per scaldare il cuore, ma purtroppo la più grande delle tre, Layla, è nata cieca. La ragazza, che frequenta la terza media, incontra enormi difficoltà a causa della sua cecità. L’ Istruzione, dopo tutto, è completamente orientata verso chi ci vede e, mentre le alternative braille fortunatamente ci sono , i concetti di basedella matematica, invece , sono molto difficile da comprendere quando si è ciechi.
Il signor Jason , per fortuna, possied una stampante ROBO 3D , e la ha trasformata in una macchina educativa che trasforma concetti intangibili come le frazioni in oggetti tangibili. ‘Il Senso predominante di Layla che lei usa per vedere ed imparare il mondo è il tatto ,’ ci spiega la mamma Dori. Il primo oggetto stampato in 3d , è stato un autobus poichè a Layla piacevano gli autobus, questa stampa tridimensionale le ha permesso di capire il concetto di trasformare i pensieri in oggetti. ‘Pensavo che mio padre l’avesse comprato al negozio. Ho chiesto un autobus e poi un paio d’ore dopo ho potuto toccarlo, ‘ci ha detto Layla sorridendo.
In seguito la stampa 3d si è dimostrata particolarmente utile per comprendere le frazioni , che gli insegnanti trovano particolarmente difficili da spiegare ad un cieco. Poiché non c’erano alternative didattiche per non vedenti , Jason ha deciso di stampare una torta e poi delle fette di torta, spiegando a Layla la differenza tra la fetta intera la fetta di un terzo e la fetta di un sesto . Facendo capire che in realtà più il numero ( a denominatore) cresceva più le fette diventavano più piccole
Il breve documentario, che potete trovare qui , dimostra davvero che le stampanti 3D possono fare la differenza nella vita dei ciechi. E per fortuna, non è solo uno strumento educativo ma anche un sistema capace di stamparedei giocattoli per i bimbi. LaStampa preferita da Layla finora? ‘Mio padre mi ha stampato un pianoforte che sento fresco, mentre le tortine hanno una struttura interessante.’