John Lin e Lidia Ratoi, accademici presso l’Università di Hong Kong, hanno realizzato un progetto rivoluzionario in Cina, trasformando una vecchia abitazione di legno in una struttura innovativa con l’ausilio della stampa 3D. Il progetto, denominato “La casa tradizionale del futuro”, è un componente fondamentale di un più grande programma governativo, focalizzato sulla ristrutturazione di numerose abitazioni di legno in declino nel villaggio di Nanlong, nell’area sud-occidentale della Cina.
La casa originale è stata attentamente esaminata e digitalizzata dai due professori, per poi essere disassemblata e successivamente estesa e rafforzata grazie all’utilizzo di strutture stampate in 3D. Il risultato è un ingrandimento dell’abitazione originale con pareti stampate in 3D che non solo rafforzano la struttura ma ne rinnovano anche gli spazi interni. Infatti, la divisione interna è stata rivista per accogliere un nuovo cortile d’ingresso, una cucina e dei servizi igienici.
I due ricercatori si sono concentrati non solo sulla conservazione dell’edificio originale, ma anche sull’implementazione di nuove tecnologie. Hanno infatti affermato che il progetto mira a dimostrare come le nuove tecnologie possano fungere da strumenti di potenziamento sociale e come possano servire a preservare e rafforzare le pratiche costruttive e culturali locali.
Partendo dal presupposto che il tessuto costruttivo esistente sia considerato una “nuova natura” che non può essere alterata, ma che al contrario necessita di un adattamento, il progetto tocca temi fondamentali della sostenibilità: sociale, tecnologica e culturale.
Il progetto s’inserisce in un più ampio percorso di ricerca condotto da Lin e Sony Devabhaktuni, anch’egli dell’Università di Hong Kong, focalizzato su interventi innovativi per la ristrutturazione delle case vernacolari in aree rurali della Cina. In particolare, questo studio si è imposto l’obiettivo di fornire una nuova visione delle antiche dimore, considerandole come entità progettuali in continua evoluzione, in grado di adattarsi ai cambiamenti dello stile di vita, piuttosto che essere meri monumenti del patrimonio culturale.
Nell’ambito del rapido cambiamento degli stili di vita in Cina, le case tradizionali in legno necessitano di una nuova configurazione per soddisfare le esigenze moderne. Spesso, infatti, l’assenza di spazi flessibili in grado di integrare le comodità moderne ha portato al loro abbandono. L’uso di pareti stampate in 3D mira a consentire ai locali di riutilizzare queste vecchie strutture, trasformandole in abitazioni nuove e moderne.
La stampa 3D è una tecnologia in costante crescita e sta guadagnando popolarità grazie alla sua versatilità e alla possibilità di utilizzo in luoghi remoti o di difficile accesso.
“Riscoprire il passato con la stampa 3D: Una trasformazione radicale di antiche abitazioni in Cina” da
L’innovazione attraversa le antiche barriere mentre John Lin e Lidia Ratoi, rinomati docenti dell’Università di Hong Kong, hanno sapientemente reso nuova vita ad una decrepita abitazione di legno cinese attraverso l’implementazione di tecnologie di stampa 3D. Questa iniziativa, battezzata “Traditional House of the Future”, fa parte di un programma più esteso messo in atto dal governo, che prevede la modernizzazione di molte dimore di legno storiche nella città di Nanlong, situata nel sud-ovest della Cina.
I due accademici hanno rivoluzionato le classiche strutture di legno ingrandendole e rinforzandole con l’ausilio di edifici stampati in 3D. Le pareti originarie sono state sostituite e consolidate con muri di cemento creati con la stampa 3D. Il processo ha consentito anche la creazione di nuovi spazi all’interno delle abitazioni, migliorandone in modo significativo la vivibilità. Tra le nuove aree realizzate ci sono un ingresso, una cucina e servizi igienici.
L’intero progetto si basa sulla ricerca condotta da Lin e Sony Devabhaktuni, focalizzata sulla scoperta di metodi rivoluzionari per il rinnovamento delle abitazioni tradizionali nelle aree rurali della Cina. Questa visione vede le dimore antiche non solo come semplici testimonianze del patrimonio culturale, ma come strutture flessibili, in grado di adattarsi alle evoluzioni delle necessità abitative.
Negli ultimi tempi, il modo di vivere nelle zone rurali della Cina ha subito profonde trasformazioni. Di conseguenza, le case in legno tradizionali spesso non riuscivano a soddisfare le nuove esigenze. Invece di intraprendere costose ricostruzioni, queste abitazioni venivano abbandonate. L’adozione delle pareti stampate in 3D potrebbe cambiare questa tendenza. Il progetto dimostra come la stampa 3D possa essere utilizzata per adeguare le vecchie case di legno alle necessità del mondo contemporaneo.