Riccardo Pietro Visentin
La storia dell’artigiano digitale
Artigiano, artista, visionario. O ancora meglio: imprenditore che dieci anni fa è riuscito a guardare bene in volto il futuro. E alla connotazione di artigiano, alla quale Riccardo Pietro Visentin, titolare della Aureaservice di Albizzate, ha aggiunto quella di digitale. Quello sguardo lanciato ad inizio 2000 è arrivato lontano. E nel 2013 Visenin è stato l’unico artigiano digitale presente all’annuale edizione di Art-Art. Ma qual è il percorso che ha portato Visentin ad avere questa geniale intuizione imprenditoriale? L’artigiano artista dalla visione ampia risponde ripercorrendo la storia artigianale, sintetizzata in tappe precise messe a confronto con la contemporaneità: «Una volta il modellista, oggi il pc con software di progettazione e rendering. Una volta il tornio, oggi la stampante in 3D. Una volta tempi lunghi e costi; oggi rapidità e sostenibilità – spiega Visentin – chi viene dal mondo della manualità è avvantaggiato nell’utilizzo dei software e delle tecnologie perché cambiano gli strumenti ma non i processi mentali tipici dell’artigianato». E per Aureaservice due sono le parole chiave: innovazione ed evoluzione. Visentin, infatti, nasce come artigiano orafo. Ora produce servizi per altre aziende; servizi che permettono anche ad altri di innovare ed evolversi. «Non sono cambiato come imprenditore; mi sono evoluto per dare alle imprese qualcosa di nuovo e di cui hanno bisogno. Ho qualificato le mie priorità: oggi la mia attività è polivalente e trasversale. Un mix di produzione, formazione e consulenza – spiega l’artigiano – Noi forniamo servizi nella formazione per la progettazione Cad 3D e per il rendering. La mia impresa, Aureaservice / Design Studio, é Authorized Rhino Training Center, uno fra i primi in Italia per esperienza e offerta formativa. Poi, offriamo servizi di stampa 3D di prototipi in bioplastica; immagini ad alta risoluzioni, cataloghi virtuali e animazione; immagini abilitate per il movimento interattivo». Ma attenzione: la tecnologia non deve assolutamente, questo nella mente di Visentin, schiacciare fantasia e creatività. La tecnologia è solo uno strumento. «È così che deve essere, ma la si deve conoscere bene. La tecnologia permette di andare oltre e di dare ancora più valore a quello che gli artigiani sanno fare meglio: risolvere i problemi dei clienti», spiega Visentin che, tra l’altro, lo scorso 10 dicembre a Tradate durante l’incontro promosso da Confartigianato Varese dal titolo “Artigianato digitale: progettazione 3D e rendering”? ha presentato KeyShot e Rhinoceros, due software che utilizza da tempo con successo. E sul fronte creatività? «La creatività si alimenta sempre. A 52 anni compiuti, conservo un grande insegnamento dell’artigianato della mia famiglia: assorbire ciò che si fa intorno a te. In questo secolo dobbiamo fare lo stesso, perché il cambiamento ci circonda». Il cambiamento come esigenza. Ma anche come grande opportunità di affermazione sui mercati. «È obbligatorio cambiare, perché il mondo non aspetta nessuno. Gli imprenditori si lasciano spaventare dalla tecnologia, invece è meno difficile di quanto possa sembrare. Ho pensato quattro anni interi prima di acquistare una stampante 3D. Ora ho una Maker Bot Replicator 2, stampante americana che è considerata la Ferrari delle 3D low cost. Non me ne separerei mai. Prima passavo dieci ore al banchetto di lavoro; ora le passo al computer perché sono sempre sollecitato alla creatività», conclude Visentin. Che aggiunge: «La sola cosa che non cambierei è questo territorio. Questa provincia ricchissima di eccellenze che molto spesso, troppo spesso, sono notissime fuori dai nostri confine e semi sconosciute qui. E’ un territorio che merita di essere promosso. Al meglio».
S. Car. da laprovinciadivarese.it