Un progetto su misura per protesi accessibili
L’associazione francese My Human Kit, fondata da Nicolas Huchet, un amputato dell’avambraccio, ha avviato una collaborazione con Sculpteo per realizzare una mano bionica a codice aperto. Questa iniziativa punta a offrire soluzioni progettate su misura, grazie all’integrazione tra competenze di protesisti, designer e il servizio industriale di stampa 3D offerto da Sculpteo.

Materiali e tecniche impiegate
Per la produzione dei componenti My Human Kit impiega la tecnologia Multi Jet Fusion, utilizzando nylon PA12, un polimero che garantisce resistenza meccanica e resistenza all’usura. Sculpteo, dal 2019 parte del gruppo BASF, mette a disposizione materiali certificati di livello industriale e know‑how ingegneristico, supportando l’ottimizzazione del design, la sigillatura delle parti e la loro durabilità nel tempo.

Personalizzazione e autonomia d’uso
Grazie alla stampa additiva è possibile adattare ogni protesi alla forma del corpo, alle esigenze funzionali e allo stile personale dell’utilizzatore. Un primo caso di applicazione ha coinvolto Baptiste, giovane partecipante a una kermesse di robotica e disabilità: la mano bionica gli consente di cambiare strumenti senza scollegare fili, migliorando l’autonomia nelle attività quotidiane.

Oltre la manica: la biblioteca “Hand Donation”
Con il progetto “Hand Donation” My Human Kit mira a costituire una libreria aperta di modelli 3D per mani bioniche. Chiunque può selezionare un design estetico e funzionale, scaricarne il file e rivolgersi a un centro di stampa 3D oppure a un fab‑lab per realizzare la propria protesi. Questa strategia di condivisione amplifica il contributo della comunità e accelera la diffusione di varianti adatte a forme corporee diverse.

Missione e prospettive future
L’obiettivo dell’associazione è estendere il catalogo delle protesi anche ad arti inferiori, strumenti di supporto per la vita quotidiana e accessori sportivi, riducendo il divario tra innovazione e accessibilità. My Human Kit sviluppa documentazione open‑source e organizza workshop con fab‑lab, università e centri di ricerca. La rete creata in questo modo favorisce lo scambio di idee e la sperimentazione di nuove soluzioni.


 

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Di Fantasy

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