Contesto e obiettivo del progetto
Al World Design Congress 2025, tenutosi al Barbican Centre di Londra il 9–10 settembre con il tema “Design for Planet”, Zaha Hadid Architects (ZHA) ha presentato Nereid, un habitat marino digitalmente fabbricato destinato all’area protetta del North Lantau Marine Park a Hong Kong. L’iniziativa mira a supportare processi di rigenerazione ecologica in zone costiere soggette a pressione antropica, inquinamento e cambiamenti climatici. 

Partner e ruoli
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Zaha Hadid Architects e D-Shape, con il sostegno della Hong Kong Science and Technology Parks Corporation (HKSTP). D-Shape cura la produzione additiva su larga scala; HKSTP sostiene il progetto nell’ambito del proprio ecosistema dell’innovazione, che oggi include oltre 2.400 aziende tecnologiche. Alla definizione degli obiettivi ecologici ha contribuito anche James Fang, fisiologo e tossicologo marino della Hong Kong Polytechnic University.  

Cosa è Nereid e come funziona
Nereid è una serie di strutture biomimetiche progettate per incrementare la biodiversità e favorire il ripristino delle catene trofiche di base. La geometria riprende la complessità di foreste di kelp e reef corallini, creando cavità e micro-rugosità che offrono rifugi e superfici di colonizzazione per organismi chiave. Le forme sono pensate per stimolare la crescita di fitoplancton e di bivalvi filtratori, elementi fondanti per la qualità dell’acqua e l’alimentazione degli stadi giovanili di molte specie.  

Tecnologia e materiali
Le unità sono prodotte con la tecnologia di stampa 3D su larga scala di D-Shape utilizzando una miscela cementizia a basse emissioni e pH neutro, compatibile con ambienti marini. La finitura e la porosità superficiale sono progettate per emulare substrati naturali e facilitare l’attecchimento biologico.  

Area di installazione e criticità ambientali
L’area di destinazione è il North Lantau Marine Park, un contesto costiero sottoposto a pressioni legate a inquinamento, urbanizzazione e intensificazione dei traffici, dove l’obiettivo è creare infrastrutture rigenerative che fungano anche da barriera passiva contro impatti fisici sul fondale. Il posizionamento in un parco marino consente di monitorare con continuità effetti su qualità dell’acqua, arricchimento di habitat e colonizzazione da parte di specie target. 

Integrazione con ricerca e monitoraggio
Il coinvolgimento accademico (Hong Kong Polytechnic University) è finalizzato a definire metriche di successo, come tassi di colonizzazione, diversità specifica e variazioni di torbidità o nutrienti in prossimità delle strutture. Un quadro di monitoraggio consente di adattare geometrie e granulometrie superficiali in funzione dei risultati sul campo. 

Perché la stampa 3D per l’ecologia marina
La fabbricazione additiva consente di realizzare geometrie complesse con porosità controllata e di modulare le unità per scenari differenti (onde, correnti, profondità). Inoltre, facilita iterazioni rapide tra progetto e test in campo, con potenziali economie di scala rispetto a stampi tradizionali. Il tema è in espansione: casi recenti includono reef e moduli portuali che sfruttano design bio-ispirati e materiali compatibili, a riprova dell’interesse internazionale verso soluzioni di infrastruttura ecologica realizzabili in serie.  

Relazione con iniziative affini
Hong Kong è già al centro di sperimentazioni su habitat marini additivi (ad es. piastrelle di terracotta bio-ispirate) e, più in generale, diversi progetti internazionali stanno testando moduli stampati in 3D per incrementare rifugi e superfici di insediamento in porti e lagune. Nereid si inserisce in questo filone, puntando su scala, design parametrico e integrazione con ricerca biologica locale.

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Di Fantasy

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