La designer Noa Zaidman sta affrontando la questione della produzione di scarpe dannose e dei rifiuti nell’industria della moda. La sua soluzione consiste in un paio di scarpe stampate in 3D e riciclabili, composte da una suola in 3D e una tomaia in maglia. Questa soluzione innovativa affronta il problema crescente dei rifiuti di scarpe e rende il riciclaggio semplice. La maggior parte delle scarpe attualmente in produzione sono realizzate con materiali non degradabili e difficilmente riciclabili, che spesso non vengono smaltiti in modo ecologico.
Noa Zaidman ha progettato scarpe composte da due parti flessibili, con una suola monomateriale stampata in 3D e una tomaia in maglia realizzata in filato elastico. Il design modulare permette di lavare la tomaia quando necessario, sostituire la suola quando usata e riciclare i componenti per creare diversi stili.
Noe Zaidman ha dichiarato:
“C’è un problema con l’industria calzaturiera come la conosciamo oggi. Ogni anno nel mondo vengono prodotte 24,2 miliardi di paia di scarpe e la maggior parte di esse finisce nelle discariche o negli inceneritori. Sono realizzati con materiali, spesso un mix di plastica e pelle, che non possono essere riciclati”.
Noa Zaidman mira a risolvere il problema del riciclo con le sue scarpe modulari. La scarpa è composta da una tomaia in maglia combinata con una suola in TPU e la tomaia si fissa alla suola tramite cordini elastici sui ganci della base. La tomaia è realizzata a mano su una macchina da maglieria domestica con tre strati di filato elastico per renderla resistente e flessibile. I cordini sono realizzati con lo stesso filato, rendendo facile il riciclo dell’intero modulo. La suola monomateriale è realizzata interamente in filamento TPU flessibile ed è stampata in 3D, senza l’utilizzo di adesivi, e può essere attaccata, indossata e rimossa facilmente.