Si sviluppa l’idea di creare su misura le necessità di protesi mediche , ma oltre alla funzionalità tecnica , è importante l’impatto psicologico che una protesi ha sulle persone , e se poi questi sono bambini trasformare una menomazione in uno spleen di supereroismo diventa “una cosa grande”
Protesi in 3D, l’arto prostetico di Iron Man per i bambini senza una mano
Il guanto di Iron Man per combattere il dramma di aver perso una mano. È la promessa di Pat Starace, un animatore e designer meccanico che ha creato il primo prototipo completamente funzionante di una protesi ispirata al noto supereroe Marvel.
Perdere una mano è un dramma che può debilitare chiunque, ma che diventa ancora più straziante se la vittima è un bambino. Essere costretti ad indossare un arto prostetico, soprattutto se in tenera età, può portare a diversi problemi psicologici e ad un aumento dell’insicurezza. Ma cosa succederebbe se le protesi avessero fattezze più… interessanti?
Un giovane designer ha provato a scoprirlo, creando alcune mani prostetiche che fanno sentire i bambini che le indossano dei veri supereroi. Sì chiama Pat Starace ed è un animatore e designer meccanico, grazie all’utilizzo di una stampante 3D ha creato una protesi che ricrea il guanto utilizzato da Iron Man con tanto di suoni e luci.
L’obiettivo di Starace è proprio quello di aumentare l’autostima dei bambini coinvolti in incidenti, facendoli sembrare dei supereroi grazie all’utilizzo di queste protesi particolari. La mano è dotata di connettività bluetooth, batteria, porta USB e tecnologia Arduino.
Grazie a questi componenti, la protesi è in grado di interagire con il mondo in diversi modi; aprendo il palmo della mano, per esempio, è possibile attivare le luci LED che simulano i reattori di Tony Stark. Non è un oggetto supertecnologico come l’attrezzatura di Iron Man, ma secondo Starace le sue protesi potranno incorporare dispositivi senza fili, smartwatch, sensori, tecnologia NFC, etc.
Protesi Iron Man
L’aspetto interessante del prodotto di Starace è che, a differenza delle protesi normali, la sua produzione non costa migliaia di dollari. Questo grazie all’utilizzo della stampa in 3D, la quale ha ridotto drasticamente il costo di produzione di arti prostetici funzionanti.
Il designer vorrebbe fornire gratuitamente le protesi alle famiglie, collaborando con una società di stampa di protesi in 3D, E-nable, per massimizzare la produzione. L’arto prostetico è infatti indossabile fin da subito, ma non è ancora funzionale sotto il punto di vista degli aspetti realmente utili per un bambino privo di una mano.
da fanpage.it