CosmicMaker: la stampante 3D di Photocentric progettata per l’utilizzo nello spazio

Introduzione al progetto CosmicMaker

Photocentric, azienda britannica specializzata nella produzione additiva, ha sviluppato CosmicMaker, una stampante 3D basata su tecnologia LCD progettata specificamente per operare in ambienti spaziali. Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Satellite Applications Catapult e il Business in Space Growth Network (BSGN), con l’obiettivo di fornire alle missioni spaziali una soluzione autonoma per la produzione di componenti direttamente a bordo delle stazioni spaziali.  

Caratteristiche tecniche di CosmicMaker

CosmicMaker si distingue per diverse caratteristiche che la rendono particolarmente adatta all’ambiente spaziale:

  • Indipendenza dalla gravità e dalla pressione: la stampante è progettata per funzionare efficacemente in condizioni di microgravità e in assenza di pressione atmosferica, garantendo operatività anche in ambienti estremi.

  • Compattezza e leggerezza: le dimensioni ridotte e il peso contenuto facilitano il trasporto e l’installazione a bordo delle stazioni spaziali, ottimizzando l’utilizzo dello spazio disponibile.

  • Affidabilità ed efficienza energetica: CosmicMaker è concepita per offrire prestazioni affidabili con un consumo energetico minimo, un aspetto cruciale per le missioni spaziali dove le risorse sono limitate 

  • Versatilità dei materiali: la stampante è in grado di lavorare con una vasta gamma di materiali funzionali, tra cui:

    • Termoindurenti: materiali elastomerici, resistenti alle alte temperature, antistatici e ad alto impatto.

    • Compositi: polimeri rinforzati con fibre e materiali caricati con ceramiche.

    • Ceramiche: come il carburo di silicio e l’allumina.

    • Metalli: tra cui acciaio inossidabile e titanio.

Questa versatilità consente la produzione di componenti adatti a diverse applicazioni spaziali, migliorando l’autonomia delle missioni.

Vantaggi dell’utilizzo di CosmicMaker nello spazio

L’adozione di CosmicMaker nelle missioni spaziali offre numerosi benefici:

  • Produzione on-demand: la possibilità di stampare componenti direttamente a bordo riduce la necessità di trasportare pezzi di ricambio dalla Terra, ottimizzando i costi e lo spazio.

  • Riduzione dei costi logistici: minimizzando il numero di lanci necessari per il rifornimento di materiali, si abbassano significativamente i costi associati alle missioni spaziali.

  • Incremento dell’autonomia delle missioni: la capacità di produrre strumenti e parti di ricambio in loco aumenta l’indipendenza degli equipaggi, permettendo una maggiore flessibilità operativa.


Collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea

Il progetto CosmicMaker è stato sviluppato con il supporto dell’ESA, che ha riconosciuto il potenziale di questa tecnologia nel contesto delle future missioni spaziali. La collaborazione mira a integrare CosmicMaker nelle infrastrutture orbitali, contribuendo allo sviluppo di un’economia spaziale più sostenibile ed efficiente. 

Prospettive future e applicazioni

Photocentric prevede di sottoporre CosmicMaker a ulteriori test, inclusi voli parabolici per simulare condizioni di microgravità, al fine di validare le sue prestazioni in ambienti spaziali. L’obiettivo a lungo termine è l’implementazione della stampante a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e di altre piattaforme orbitali, supportando le missioni con una capacità produttiva autonoma e versatile.

CosmicMaker rappresenta un passo significativo verso l’autosufficienza delle missioni spaziali, offrendo una soluzione pratica per la produzione di componenti direttamente in orbita. Grazie alla sua progettazione innovativa e alla collaborazione con enti spaziali di rilievo, questa tecnologia ha il potenziale di trasformare le operazioni a bordo delle stazioni spaziali, migliorando l’efficienza e riducendo la dipendenza dalle risorse terrestri.

Tabella 1 – Caratteristiche Tecniche della Stampante CosmicMaker

CaratteristicaDescrizione
Tecnologia di stampaLCD (basata su fotopolimerizzazione a luce visibile)
Ambiente operativoCompatibile con ambienti a microgravità e vuoto
Dimensioni e pesoOttimizzati per l’installazione su veicoli e moduli spaziali
Consumo energeticoRidotto, progettato per l’uso in ambienti con risorse limitate
Compatibilità con materialiTermoindurenti, compositi, ceramiche e metalli
Controllo del processoGestione autonoma, senza necessità di intervento esterno continuo

Tabella 2 – Tipologie di Materiali Supportati da CosmicMaker

CategoriaEsempi di materialiApplicazioni tipiche
TermoindurentiElastomeri, polimeri resistenti al calore, antistaticiGuarnizioni, supporti meccanici
CompositiPolimeri caricati con fibre, materiali rinforzatiStrutture leggere ad alta resistenza
CeramicheAllumina, carburo di silicioComponenti resistenti a temperatura e abrasione
MetalliTitanio, acciaio inossidabileParti strutturali, elementi funzionali

Tabella 3 – Benefici dell’utilizzo di una stampante 3D a bordo di missioni spaziali

VantaggioImpatto operativo
Produzione on-demandRiduce la necessità di scorte e rifornimenti dalla Terra
Autonomia della missionePermette di sostituire o riparare componenti in loco
Riduzione dei costi logisticiLimita il numero di lanci e il volume trasportato
Ottimizzazione dello spazioMinimizza il volume e il peso delle forniture
AdattabilitàPossibilità di produrre strumenti personalizzati in base alle necessità

Tabella 4 – Collaborazioni coinvolte nello sviluppo di CosmicMaker

Ente/PartnerRuolo nel progetto
PhotocentricSviluppo e produzione della stampante
ESA (Agenzia Spaziale Europea)Supporto tecnico e finanziamento
Satellite Applications CatapultConsulenza e supporto alla validazione operativa
BSGN (Business in Space Growth Network)Coordinamento dell’implementazione industriale

Di Fantasy

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