POINT: una pallina da tennis 3D stampata con materiali compostabili
Noé Chouraqui, studente in Product and Industrial Design alla Central Saint Martins di Londra, ha progettato POINT come parte del suo lavoro finale. Si tratta di una pallina da tennis realizzata mediante stampa 3D, impiegando materiali più sostenibili nell’intento di ridurre l’impatto ambientale legato alle palline tradizionali. Ogni anno vengono prodotte circa 300 milioni di palline, per un peso complessivo di circa 20 000 tonnellate, gran parte destinata a discarica.
Sfida ambientale e materiali alternativi
Le palline convenzionali presentano due problematiche: durata limitata (spesso è necessario sostituirle dopo poche settimane) e difficoltà di smaltimento (possono restare in terra per circa 400 anni). Per affrontare questi problemi, Chouraqui ha utilizzato PLA-HR, un polimero ad alta resilienza prodotto dal marchio cinese BIQU, utilizzato normalmente per soluzioni come i “basket senza aria” (airless). Questo materiale è compostabile in impianti industriali e genera un’impronta di carbonio inferiore rispetto alle plastiche convenzionali.
Stampa 3D, design interno e prestazioni ottimizzate
Grazie allo sviluppo di una struttura interna a reticolo e alla scelta attenta dei parametri di stampa, ottenuti con strumenti come Fusion 360 e BambuLab Studio, è stato possibile ridurre la quantità di materiale fino al 90%, senza compromettere le caratteristiche di rimbalzo, volo e resistenza. Il risultato è un oggetto che conserva le performance attese pur usando meno risorse.
Test tecnico e riconoscimenti ufficiali
Jamie Capel Davies, responsabile scientifico e tecnico dell’International Tennis Federation (ITF), ha testato la pallina POINT, che è attualmente sotto valutazione per un’eventuale certificazione per uso agonistico. L’iniziativa ha ricevuto il Design for Planet Prize dal Design Council del Regno Unito, con conseguente invito al World Design Congress.
Contesto più ampio: la stampa 3D nelle attrezzature sportive
Il caso di POINT evidenzia come la stampa 3D possa trovare applicazioni in ambiti che ricercano performance e sostenibilità. Ad esempio, nel settore del ciclismo, il programma One‑to‑One custom saddle di Fizik, sviluppato insieme a gebioMized e Carbon, ha vinto il Gold Award nella categoria Componenti agli EUROBIKE Awards 2025: si tratta di selle personalizzate create con dati biometrici, design automatizzato e fabbricazione additiva.
In ambito abbigliamento sportivo, Nike ha introdotto il reggiseno FlyWeb: realizzato in TPU tramite stampa 3D, è costruito con un unico strato continuo disegnato con densità variabile nelle diverse zone per garantire supporto, traspirazione e morbidezza.
Altre iniziative nel settore degli oggetti stampati sostenibili
Un precedente significativo è “Loop”, progettato da Fabienne Kille (Hochschule Darmstadt): una pallina da tennis stampata in un unico pezzo, attualmente realizzabile direttamente sul luogo del bisogno, evitando trasporti e facilitando il riciclo completo del materiale in un ciclo chiuso.
Una voce aggiuntiva, utile per collocare il progetto nel contesto attuale, offre una sintesi pubblicata su TrendHunter che descrive come Point simuli il rimbalzo e la sensazione delle palline tradizionali, pur riducendo gli sprechi fino al 90%.
Riepilogo e considerazioni
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Progetto: POINT di Noé Chouraqui (Central Saint Martins)
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Materiale: PLA-HR (BIQU)
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Benefici: riduzione fino al 90% del materiale, compostabilità industriale, potenziale certificazione ITF
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Riconoscimenti: Design for Planet Prize, invito a World Design Congress
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Trend correlati: personalizzazione (Fizik), tecnopolimeri performanti (FlyWeb di Nike), altre soluzioni stampate sostenibili (Loop)
