Potrebbe essere una grande idea
Materiali naturali per la stampa 3D
Premiato con il Green Award al 3D PrintShow di Londra, il progetto WASP (World’s Advanced Saving Project) ha come obiettivo la costruzione di case a costo quasi zero, ad emissioni ridotte e ad alta efficienza termica, utilizzando come materiale principale l’argilla e ispirandosi alla tecnica con cui le vespe costruiscono i loro alveari. Il segreto del progetto, ideato dal team italiano CSP (Centro Sviluppo Progetti) di Massimo Moretti, è PowerWASP, una stampante 3D molto veloce che permette di auto-costruire qualsiasi oggetto, semplicemente utilizzando materiali naturali e un software open-source per la modellizzazione solida.
Seguendo dei semplici passaggi, chiunque avrebbe la possibilità di “stampare” la propria casa a un costo molto basso ed utilizzando uno dei materiali da costruzione più antichi e naturali, l’argilla.
AAA TECNOLOGIA E SOSTENIBILITÀ
L’idea del gruppo CSP, che s’interessa di 3D-printing, è stata quella di utilizzare uno strumento versatile, già utilizzato in altri ambiti, nel campo della bioarchitettura e dello sviluppo sostenibile. Tale idea, arrivata dalla natura, è ispirata dagli alveari della “vespa vasaia” (Sceliphron caementarium), un insetto che costruisce il proprio nido depositando piccole porzioni di terra bagnata le une sulle altre, per poi compattarle con le mandibole e le zampe. Allo stesso modo, le stampanti/fresatrici 3D realizzate per il progetto WASP depositano strato dopo strato piccole quantità di materiale. Con questa tecnica sono stati realizzati dei prototipi in scala ridotta di case in argilla, di forma semplice.
Queste costruzioni sono efficienti dal punto di vista termico, poiché il materiale costruttivo regola l’umidità dei locali assorbendo acqua dall’aria quando questa è troppo umida e restituendola quando invece è troppo secca. Così facendo si mantiene l’umidità relativa tra il 50% e il 70%, condizioni ottimali per l’uomo. L’argilla ha inoltre una buona inerzia termica che mantiene stabile la temperatura degli ambienti.
Il progetto permette di realizzare oggetti o prototipi di piccole dimensioni, ma non si esclude che presto sarà possibile costruire “architetture” di ogni forma e con qualsiasi materiale, ovviamente ecosostenibili e a basso impatto ambientale.
La sfida è dare la possibilità agli utenti di realizzare i propri oggetti scaricando il progetto dalla rete o realizzandone di propri, promuovendo un nuovo concetto di progettazione, riducendo i costi di trasporto e produzione, diminuendo e riutilizzando i rifiuti (plastiche riciclabili).
Aprendo dunque la strada alla possibilità di autocostruire oggetti anche a grande scala, una volta messo a punto il progetto WASP potrebbe trasformarsi in una risorsa incredibile per risolvere il problema degli alloggi nei paesi in via di sviluppo. La penuria d’infrastrutture e di finanziamenti porta i meno abbienti ad ammassarsi nelle periferie delle città in favelas di lamiera e legno. Perché non costruire, invece, case in argilla perfettamente ecosostenibili, producibili a costo quasi nullo, riciclabili, visivamente gradevoli e integrate con il territorio?
WASP è ricerca e sogno, una sinergia di elementi perfettamente integrati per l’innovazione, che, sviluppando macchine che stampano e fresano, vuole migliorare il mondo in cui viviamo.
Sara Bernarotti da architettura ecosostenibile.it