La piattaforma Printables, gestita da Prusa Research, amplia le sue funzionalità offrendo una maggiore flessibilità agli utenti nella gestione dei modelli 3D. Finora, i file scaricati da Printables potevano essere aperti direttamente tramite PrusaSlicer, il software di slicing sviluppato internamente dall’azienda ceca. Ora, grazie a un aggiornamento importante, è possibile aprire i modelli anche in altri slicer, inclusi Bambu Studio, OrcaSlicer e Ultimaker Cura.
Una piattaforma più aperta per tutti gli utenti
L’annuncio arriva direttamente da Josef Průša, fondatore e CEO di Prusa Research. Con questa evoluzione, Printables rende più semplice per gli utenti che utilizzano stampanti diverse da quelle Prusa, gestire i propri progetti senza dover passare manualmente da un software all’altro.
Quando si visualizza un file modello su Printables, è ora disponibile un menu a tendina accanto al pulsante di download, che consente di selezionare lo slicer preferito tra quelli supportati. Il modello si aprirà direttamente nel software scelto, semplificando così il flusso di lavoro.
Un segnale di apertura verso l’intera community del 3D printing
Questa novità rappresenta un passo significativo verso una maggiore interoperabilità tra software e stampanti, andando incontro alle esigenze di una community sempre più variegata. Il supporto a slicer alternativi come Bambu Studio (sviluppato da Bambu Lab) e OrcaSlicer, molto utilizzati anche al di fuori dell’ecosistema Prusa, mostra l’intento dell’azienda di non limitarsi al proprio hardware ma di favorire un accesso più inclusivo e funzionale ai modelli presenti sulla piattaforma.
Conclusioni
Con questo aggiornamento, Printables si conferma come una piattaforma di riferimento non solo per la quantità di modelli disponibili, ma anche per la volontà di integrare strumenti compatibili con le esigenze pratiche di un pubblico più ampio, facilitando l’uso di software e stampanti di altri produttori.
