Prusa Research annuncia la nuova generazione di Multi Material Unit per la stampa 3D
Prusa Research sta sviluppando una versione completamente rinnovata del proprio sistema di stampa FDM a più materiali. L’annuncio è arrivato attraverso un video sul canale YouTube ufficiale, nel quale il fondatore Josef Prusa ha illustrato gli orientamenti futuri del progetto. Sebbene l’attuale MMU3 abbia risolto molti dei problemi delle precedenti edizioni, il team di Prusa ha deciso di ripensare l’intero impianto, rinunciando al retrofit sui modelli già in circolazione.
Cos’è la Multi Material Unit e a chi serve
La Multi Material Unit (MMU) permette di inserire e gestire fino a cinque bobine di filamento simultaneamente, cambiando automaticamente materiale o colore durante il processo di stampa. Fin dall’esordio, Prusa Research è stata tra le prime aziende a offrire questo tipo di accessorio come modulo aggiuntivo per le proprie stampanti, aprendo la strada a creazioni più complesse senza interventi manuali tra un cambio di filamento e l’altro.
La versione “Lite” della MMU3
Nel video Josef Prusa ha mostrato una variante alleggerita della MMU3, indicata come “Lite”. Questa versione mantiene gli elementi essenziali—come i buffer di filamento e i cinque ingressi separati—ma li monta su componenti semplificati, riducendo peso e ingombro. È prevista la compatibilità con bobine di grande diametro, funzione utile per chi lavora con quantità maggiori di materiale, e l’uscita sul mercato è programmata a breve.
Un prototipo alternativo per la comunità
Oltre alla “Lite”, è stato presentato un prototipo dal design differente, pensato per un’iniziativa open source sulla piattaforma Printables. In questo modello sperimentale, i buffer del filamento sono integrati direttamente nel supporto delle bobine, completamente richiudibile in un alloggiamento protettivo. Si tratta di una soluzione rivolta agli appassionati che desiderano personalizzare ulteriormente il proprio sistema MMU.
Il futuro della MMU: riprogettazione totale
Prusa Research non ha ancora fornito dettagli precisi sul nuovo modello definitivo, ma ha chiarito che non sarà possibile aggiornare le unità MMU3 esistenti con il design di prossima generazione. L’intenzione è di offrire un prodotto concepito da zero, con componenti realizzati ad hoc e potenzialità superiori rispetto ai predecessori.
