Oman: a Salalah in progetto la prima moschea del Paese realizzata con stampa 3D
Quadro generale e obiettivi del progetto
Nel Governatorato di Dhofar (Salalah) è stato firmato l’accordo per costruire la moschea “Al Khair” impiegando tecniche di stampa 3D per il calcestruzzo. L’opera rientra nel Dahariz Waterfront Development Plan e punta a coniugare identità architettonica islamica, sostenibilità ambientale e velocità realizzativa. Le autorità locali presentano l’intervento come un nuovo landmark urbano per un’area costiera in trasformazione.
Attori coinvolti e governance
Committente pubblico e regia istituzionale sono in capo al Municipio di Dhofar; alla firma erano presenti HH Sayyid Marwan bin Turki Al Said (Governatore di Dhofar), Dr. Ahmed bin Mohsen Al Ghassani (Presidente del Municipio di Dhofar) e Eng. Yasser bin Said Al Barami (finanziatore del progetto). La progettazione è affidata allo studio Adi Architects, mentre la tecnologia di 3D concrete printing è fornita da Innotech Oman, realtà locale specializzata nell’automazione e nella stampa 3D applicata all’edilizia.
Visione architettonica: il concept del “nastro a spirale”
Il progetto interpreta in chiave contemporanea forme e simboli dell’architettura religiosa omanita. Il volume principale adotta un motivo a “nastro” elicoidale che genera percorsi d’ombra, spazi verdi terrazzati e un aula di preghiera ovale illuminata da un oculo centrale. Il minareto richiama le vele delle imbarcazioni omanite e i tradizionali bruciaprofumi. La progettazione applica principi DfAM (Design for Additive Manufacturing) per ottenere geometrie fluide e non ortogonali.
Tecnologia e sostenibilità: dati attesi su costi e rifiuti
L’uso della stampa 3D per il calcestruzzo è indicato dai partner come leva per ridurre fino al 30% i costi di progetto e tagliare fino al 60% gli scarti di cantiere rispetto ai metodi tradizionali, grazie a deposizione controllata, minor casseri e ottimizzazione dei mix locali. Il progetto prevede raffrescamento passivo, illuminazione naturale ed energy harvesting, oltre a un’attenzione a materiali locali e riciclati.
Inserimento urbano e tempistiche
L’intervento si colloca sul waterfront di Dahariz; la componente paesaggistica integra camminamenti ombreggiati e specie vegetali resistenti a sale e vento, coerenti con il microclima costiero di Salalah. L’avvio lavori è previsto nell’ambito del piano 2025 del Governatorato, già orientato a potenziare i fronti mare e i servizi turistici.
Chi è Innotech Oman e perché conta
Innotech Oman è una startup/scale-up locale attiva nella stampa 3D per l’edilizia e nell’automazione dei processi, con sviluppo di mix cementizi adattati alle condizioni ambientali omanite per ridurre emissioni e rifiuti. L’azienda è stata coinvolta in più iniziative nazionali sulla stampa 3D nel costruito.
Contesto: il Golfo e le moschee “stampate”
Nel 2023 Dubai ha annunciato la realizzazione di una moschea stampata in 3D (obiettivo: accoglienza per 600 fedeli), segnale di un’adozione crescente della stampa 3D nel culto e nell’edilizia nel GCC. Il progetto “Al Khair” si colloca in questa traiettoria, con la specificità di essere il primo in Oman.
Fonti: stamparein3d.it
Precedenti in Oman: stampa 3D nel costruito
Il Sultanato ha già sperimentato edifici stampati in 3D: collaborazione GUtech–COBOD e la realizzazione del primo edificio con “vero cemento” da 190 m² nel Paese, segnando uno spartiacque tecnico per i materiali impiegati.
