Solukon amplia la compatibilità della stazione di disimballaggio e pulizia SFP770 recentemente brevettata per la post-elaborazione di parti in polimero

Con gli adattatori per i sistemi di produzione SLS serie EOS P1 e P5, il sistema di post-elaborazione Solukon SFP770 per parti polimeriche può ora ospitare scatole di costruzione di altre stampanti leader. Questi consentiranno a Solukon di attingere a nuovi mercati nell’area della post-elaborazione dei polimeri. Inoltre, l’esclusivo dispositivo di disimballaggio dell’SFP770 è stato brevettato con successo.

Solukon ha introdotto per la prima volta l’SFP770 nell’autunno del 2020, presentandolo come un sistema di post-elaborazione per parti in plastica prodotte da una stampante EOS serie P7. Un cliente del settore automobilistico si è rivolto a Solukon con la richiesta di poter disimballare e pulire automaticamente i componenti polimerici, senza che l’utente entri in contatto con la polvere di plastica. Tenendo conto di ogni esigenza, come il design compatto e la massima flessibilità, il CEO e CTO di Solukon, Andreas Hartmann, ha sviluppato in pochi mesi il sistema perfetto, l’SFP770.

Il principio di funzionamento unico dell’SFP770

A livello globale, l’SFP770 è un sistema di post-elaborazione unico nel suo genere. È l’unico a includere sia una stazione di disimballaggio automatizzata che una stazione di pulizia dei componenti SLS in un unico sistema. La stazione è compatibile con i sistemi della serie EOS P7 e comprende l’intera scatola di costruzione della stampante 3D. Grazie ai nuovi adattatori, l’SFP770 può anche integrare i build box delle stampanti P1 e P5 EOS.

Il processo dell’SFP770 è il seguente:

Caricamento: la scatola di costruzione viene posizionata nel sistema da un carrello elevatore.
Disimballaggio: un coperchio del setaccio vibrante viene posizionato sopra la scatola di costruzione inserita, che quindi ruota delicatamente sopra la testa seguendo un processo programmabile opzionale, separando gradualmente i componenti dalla polvere. La polvere sfusa viene estratta dal coperchio del setaccio direttamente e senza contaminazione e convogliata a un’unità di riciclaggio o silo di stoccaggio.
Trasferimento: una volta completato il processo di disimballaggio, la scatola di costruzione ruota verso il cestello e apre il coperchio del setaccio. Il coperchio del setaccio funge ora da scivolo e le parti vengono inserite con cura nel cestello. Se necessario, il processo di trasferimento automatico può essere messo in pausa per rimuovere manualmente determinati componenti che non devono essere puliti automaticamente. Dopo il trasferimento, il sistema può essere immediatamento caricato con una nuova build box, mentre i componenti del primo lotto vengono puliti nella seconda metà del sistema, il basket.

Il vantaggio principale dell’SFP770 è l’automazione completa del processo di disimballaggio e pulizia dei componenti polimerici, riducendo al minimo il contatto dell’operatore con la polvere di plastica. Inoltre, la combinazione di disimballaggio e pulizia in un unico sistema rende possibile la “produzione AM senza polvere”. La programmazione flessibile del sistema di post-elaborazione è un altro grande vantaggio.

Andreas Hartmann, CEO e CTO di Solukon, ha sottolineato che il sistema SFP770 ottiene i migliori risultati di pulizia, indipendentemente dal materiale di costruzione e senza passaggi intermedi manuali. Il sistema offre anche la possibilità di pulire simultaneamente parti di varie forme e dimensioni, aumentando la flessibilità e la produttività della produzione additiva.

Inoltre, l’SFP770 di Solukon utilizza setacci a ultrasuoni per la preparazione del materiale di granigliatura, producendo perle di vetro incredibilmente pulite, con quasi nessuna perdita. Grazie ai nuovi adattatori per i sistemi di produzione SLS serie EOS P 1 e P 5, il sistema di post-elaborazione Solukon SFP770 per parti polimeriche può ora ospitare scatole di costruzione di altre stampanti leader, consentendo a Solukon di attingere a nuovi mercati nell’area della post-elaborazione dei polimeri.

Infine, il dispositivo di disimballaggio dell’SFP770 è stato brevettato con successo, sottolineando la novità di questo principio di funzionamento e tutelando l’alto livello di innovazione del sistema. Solukon si vede ben preparata per la futura integrazione dell’SFP770 nei sistemi di produzione completamente automatizzati, essendo pronta anche per automatizzare le fasi di carico e scarico.

Il futuro della produzione di materie plastiche sembra concentrarsi sempre più sulla post-elaborazione, poiché costituisce il passo decisivo per determinare se qualcosa è veramente prodotto in serie o meno. A Solukon, si prevede di vedere un aumento della domanda di stazioni di disimballaggio e pulizia automatizzate e di partecipare al futuro della produzione additiva in questo settore.

Di Fantasy

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