La stampa 3D fatta in casa diventa economica e multicolore
Entro il 2015 la startup Spectrum spera di applicare il suo sistema di estrusione nei prodotti dei costruttori più diffusi
Non è ancora chiaro quando arriverà sul mercato, ma i ragazzi di Spectrom sperano di lanciare la loro tecnologia per la stampa 3D entro l’anno in corso. Come mai è importante? Perché aprirebbe le porte ai primi prodotti desktop di questo tipo in grado di stampare a colori e in modo economico. La startup ha mostrato il suo sistema di estrusione nel corso del Consumer Electronics Show e spera di portarlo sul mercato in modo indipendente, integrato nelle stampanti di diversi produttori (a Las Vegas la partnership era con Robo 3D).
La stampa dei vari colori non avviene attraverso l’utilizzo di bobine differenti, ma tingendo con l’inchiostro il filamento di plastica proveniente da una singola cartuccia. I vantaggi garantiti da questo metodo sono principalmente due, ossia una gamma di colori rappresentabili (per ora 64, in futuro più di 30mila) molto più ampia che dipende solo dal mix di inchiostri, e un controllo più preciso sul risultato finale: Spectrom può cambiare colore di stampa non solo tra uno strato e l’altro di materiale, ma anche mentre deposita la stessa sfoglia.
Al momento le transizioni fra una tonalità e l’altra sono abbastanza nette, ma non ancora precise al singolo pixel. L’obiettivo finale della startup è sfornare un modello in grado di colorare a piacimento ogni singolo punto 3D della stampa.
Lorenzo Longhitano da wired.it