Ne avevamo parlato è la possibilità concreta, il primo passo verso la personalizzazione dei farmaci che potranno essere dosati e preparati su misura torniamo alla fonte al farmacista galenico
Primo via libera negli Usa al farmaco prodotto con stampante 3D
L’approvazione dell’ente americano per il controllo dei farmaci Fda apre la strada all’era dei medicinali «su misura»
Primo via libera negli Stati Uniti alla commercializzazione di un farmaco prodotto non con i tradizionali processi, ma con una stampante 3D. L’approvazione è arrivata dall’ente americano per il controllo dei farmaci, Fda (Food and Drug Administration). Il medicinale, usato per il trattamento delle convulsioni, può essere prodotto in dosi differenti a seconda dell’esigenza del paziente, e la decisione dell’agenzia Usa potrebbe aprire la strada all’era dei farmaci «su misura».
Il dispositivo, spiega in un comunicato l’azienda produttrice del farmaco, permette di ottenere una pastiglia molto porosa che si disintegra istantaneamente non appena il paziente beve un sorso d’acqua. La pastiglia può essere `caricata´ con diverse quantità di principio attivo e, dopo l’approvazione da parte della Fda, potrebbe entrare in commercio per la prima metà del 2016.
In passato l’Fda aveva approvato altri dispositivi medici stampati in 3D, come le protesi, ma è la prima volta che l’ente approva un farmaco prodotto con questa tecnica e destinato ad essere ingerito. Per l’azienda produttrice «questo è solo il primo di una serie di farmaci che vogliamo produrre con questa tecnologia. Vogliamo trasformare il modo in cui i pazienti prendono i farmaci»
Il medicinale utilizza la stampa 3D porosa per contribuire a fornire dosi molto più elevate (circa 1.000 mg) che allo stesso tempo sono anche facili da ingoiare. Tutto quello che bisognerà fare sarà di prendere un bicchiere d’acqua ed ingoiare il farmaco, proprio come accade con tutte le pillole.
Spritam, questo il nome del medicinale che può essere utilizzato contro l’epilessia, non sarà disponibile fino al primo trimestre del 2016, e chiaramente richiederà la prescrizione medica. Il beneficio più importante è rappresentato dal fatto che la tecnologia di stampa lo renderà più facile da degluitire, il che potrebbe facilitare anche l’utilizzo da parte di quelle persone che hanno difficoltà ad ingoiare i farmaci.
da Lastampa.it e Everyeye.it