TreeSoil: rifugi in terra stampati in 3D per creare microclimi attorno alle giovani piante
TreeSoil è una struttura in terra stampata in 3D pensata per aumentare le probabilità di attecchimento delle piantine creando intorno al fusto un microclima ottimizzato (flusso d’aria, irraggiamento solare, umidità). Il progetto è stato sviluppato al Material Topology Research Lab (MTRL) del Technion – Israel Institute of Technology, in collaborazione con il Tree Lab del Weizmann Institute of Science, ed è stato insignito del Red Dot Design Award 2025
Chi c’è dietro il progetto e come funziona
Il team comprende il dottorando Ofer Asaf e il prof. Aaron Sprecher (MTRL), con i professori Arnon Bentur e Tamir Klein (Weizmann). La stampa avviene con braccio robotico KUKA KR50 presso il Technion Center for Advanced Construction (TACC). Le unità modulari vengono assemblate a secco attorno alla piantina, come mostrato nelle installazioni sul campo.
Progettazione parametrica e mattoni ad incastro
Le unità sono concepite come “mattoni” ad incastro, progettati parametricamente per favorire ombreggiamento, ventilazione e ritenzione di umidità; la configurazione tiene conto dei dati climatici locali (radiazione solare, vento, umidità) per ogni sito di impianto.
Materiali: suolo locale arricchito e biodegradabilità controllata
Il mix di stampa utilizza terreno locale additivato (fertilizzanti e leganti compatibili) in funzione dell’ambiente e della specie, così che la struttura si degradi con la crescita dell’albero restituendo nutrienti al suolo.
Perché un microclima intorno alle piantine fa la differenza
Studi forestali mostrano che involucri e protezioni per giovani piante modificano significativamente il microclima (temperatura, umidità, vento) con effetti misurabili sulla crescita: soluzioni biodegradabili e traspiranti evitano surriscaldamenti e stress idrico, migliorando la sopravvivenza nelle fasi iniziali.
Stampa 3D con materiali terrosi: ciò che sappiamo dalla ricerca
La stampa additiva con suoli/argille richiede controllo reologico e progettazione strutturale: analisi recenti evidenziano come granulometria e composizione influenzino stabilità allo stato “verde” e dopo l’indurimento; modelli analitici aiutano a prevedere cedimenti e ottimizzare geometrie e percorsi di deposizione.
Impieghi e prossimi passi
TreeSoil nasce per contesti aridi o soggetti a erosione/frane; l’approccio, supportato dal Technion Sustainability Frontier e dal TACC, mira a un’“architettura temporanea e rigenerativa” che protegge la pianta, ne facilita l’attecchimento (es. carrubo in campo) e poi scompare. Possibili sviluppi includono test multi-sito, varianti materiche con suoli locali e protocolli di assemblaggio in progetti di riforestazione
