Introduzione al progetto Water Industry Printfrastructure
United Utilities ha concluso il progetto biennale denominato Water Industry Printfrastructure, sviluppato con il supporto di Ofwat attraverso l’Innovation Fund. L’iniziativa, avviata nel 2023, ha visto la collaborazione di quattro realtà chiave: United Utilities, ChangeMaker3D, il laboratorio PrintCity della Manchester Metropolitan University e Scottish Water. L’obiettivo principale è stato sperimentare tecniche di stampa 3D in polimeri e cemento per la realizzazione di componenti e infrastrutture idriche, riducendo tempi, costi e impatto ambientale.

Contesto e finanziamento
Il progetto si inserisce nel programma di investimenti AMP8 (2025-2030) di United Utilities, che prevede un impegno di circa 5,1 miliardi di sterline per potenziare il sistema idrico della regione Nord-Ovest dell’Inghilterra. Grazie a un finanziamento di oltre 1,5 milioni di sterline erogato da Ofwat, il consorzio ha potuto mettere a punto soluzioni di stampa 3D concrete e polimeriche, applicabili sia alle attività quotidiane di manutenzione sia alle fasi costruttive di nuovi asset.

Risultati principali e primi impieghi operativi

  • Ugelli per getti di acque reflue e vaschette per strumenti di monitoraggio: dopo rigorosi test di resistenza e durabilità, sono ora in uso presso diversi impianti di United Utilities.

  • Apparecchiature di laboratorio: unità di prova stampate in polimero, adottate sia da Scottish Water sia da United Utilities per attività analitiche interne.

  • Componenti modulari per manutenzione rapida: grazie alla scansione 3D e alla modellazione CAD, PrintCity ha realizzato pezzi di ricambio disponibili in poche ore, anziché settimane.

Hub di stampa 3D in sito a Wigan
Nel giugno 2024 è stato inaugurato presso il depuratore di Wigan un centro temporaneo di stampa in cemento 3D, capace di produrre elementi strutturali quali camere di scarico combinate e paratie per la direttiva sulle emissioni industriali (IED). United Utilities è stata la prima azienda idrica a installare queste barriere direttamente in ambiente operativo, dimostrando anche la possibilità di lavorare con successo in condizioni climatiche avverse: camere di distribuzione e anelli di chiusino sono stati stampati e collaudati in ambienti freddi e umidi, estendendo la finestra di cantiere invernale.

Aspetti economici e ambientali
L’adozione delle tecnologie additive ha comportato:

  • Riduzione dei tempi di produzione di oltre il 90%, con componenti pronti in poche ore anziché giorni.

  • Taglio dei costi di approvvigionamento e logistica, grazie alla stampa on-demand direttamente in loco.

  • Dimezzamento delle emissioni di CO₂ nelle attività costruttive, con risparmi stimati fino al 50% rispetto ai metodi tradizionali.

Prossime fasi e diffusione delle best practice
United Utilities intende estendere l’uso della stampa 3D a ulteriori segmenti del programma AMP8, coinvolgendo partner della filiera e altri gestori idrici interessati alle potenzialità di questa tecnologia. A novembre 2024 si è svolto un webinar di condivisione organizzato da Spring Innovation, mentre nel giugno 2025 si è tenuto un evento di restituzione dei risultati, aperto ai principali stakeholder del settore.

 

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Di Fantasy

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