XtreeE espande la rete di stampa 3D per l’edilizia a 12 siti in tutto il mondo
Dal momento della sua fondazione nel 2015, la startup francese XtreeE ha avuto una crescita costante, partendo dalla ricerca sulla costruzione additiva (AC) presso la Scuola Nazionale di Architettura di Parigi (ENSA Paris-Malaquais) fino a diventare un’azienda a pieno titolo specializzata nella stampa 3D di elementi in calcestruzzo di grandi dimensioni. La società ha recentemente annunciato l’installazione di tre nuove unità di stampa 3D gestite da partner in Svizzera, Stati Uniti e Giappone, portando il numero totale dei siti di XtreeE a 12, distribuiti su tre continenti. Entro la fine dell’anno, la startup prevede di aggiungerne altri sei.
Nel passato, XtreeE ha ricevuto finanziamenti per un totale di 2,1 milioni di euro, tra cui investimenti da Vinci Construction, Shibumi International (un fondo di venture capital di proprietà di Gülermak Heavy Industries e Thornton Tomasetti) e Holcim France. Grazie a questi finanziamenti, l’azienda è stata in grado di iniziare a creare una rete di unità di stampa 3D per la produzione additiva di componenti strutturali. Attualmente, XtreeE è alla ricerca di ulteriori investimenti per raggiungere l’obiettivo di creare una rete globale di oltre 50 unità di stampa 3D entro il 2025.
Un approccio diverso alla stampa 3D nell’edilizia
Oltre alla vendita di stampanti 3D e servizi correlati, la piattaforma “Printing-as-a-Service” di XtreeE offre ai clienti un catalogo di prodotti certificati e numerosi strumenti digitali per la progettazione e produzione di parti stampate in 3D. Tra questi elementi vi sono componenti edilizi di piccole dimensioni e standardizzati, con alta replicabilità, come scatole e casseforme, oltre a parti più complesse, come segmenti di ponti e nodi strutturali.
Questo approccio differisce notevolmente da quello di altre aziende nel settore. Mentre COBOD vende principalmente stampanti agli utenti finali, ICON e Mighty Buildings collaborano con partner di sviluppo immobiliare per stampare strutture. Weber Bemix di Saint Gobain, invece, produce direttamente elementi costruttivi, tra cui un’app per la progettazione di scale stampate in 3D. XtreeE, al contrario, integra un ulteriore livello attraverso i suoi strumenti online e la sua comunità.
La tecnologia di XtreeE è stata impiegata per stampare in 3D le pareti di Villaprint e per creare strutture di barriera corallina per il ripristino degli habitat marini. La startup non solo vende attrezzature e stampa elementi architettonici in 3D, ma offre anche strumenti che consentono
a progettisti e produttori di sviluppare i loro progetti autonomamente. Naturalmente, ciò avviene con il supporto di XtreeE, sotto forma di formazione sulla modellazione parametrica e sull’utilizzo di sistemi di stampa 3D robotizzati. Inoltre, i proprietari dei progetti possono connettersi con una vasta comunità di architetti, designer, ingegneri, produttori e costruttori a livello globale. Gli acquirenti di stampanti 3D XtreeE entrano a far parte della comunità XtreeE e traggono vantaggio dalla piattaforma Printing-as-a-Service.
“Il nostro modello si basa su un ecosistema ‘multilocale’, che ci consente di produrre in modo efficiente elementi strutturali personalizzati in qualsiasi parte del mondo. L’obiettivo è stampare il più vicino possibile ai cantieri edili e supportare i nostri partner a livello locale con la nostra piattaforma digitale e i nostri servizi di progettazione e costruzione”, afferma Alban Mallet, co-fondatore e CEO di XtreeE.
Vantaggi ambientali
È importante sottolineare che, sebbene XtreeE utilizzi tradizionalmente calcestruzzo ad alte prestazioni, è anche in grado di stampare con altri materiali come gesso, terra cruda, geopolimeri e pelle riciclata. In questo modo, la tecnologia dell’azienda non è legata esclusivamente al cemento, noto per le sue elevate emissioni di CO2, e permette ai clienti di utilizzare materiali più sostenibili.
I fornitori di soluzioni di costruzione additiva sostengono spesso che l’utilizzo di meno materiali può ridurre l’impatto ambientale complessivo. In questo caso, XtreeE afferma che, quando si utilizza la stampa 3D per realizzare una passerella, è possibile ridurre del 25% l’impronta di carbonio della struttura.
“L’ambizione principale del nostro team è quella di migliorare l’ambiente. La stampa 3D e, in generale, l’automazione della prefabbricazione permettono di realizzare costruzioni più rispettose dell’ambiente, grazie all’uso ottimizzato di materiali di origine locale, alla riduzione dei rischi di incidenti nei cantieri e al miglioramento delle condizioni di lavoro”, spiega Romain Duballet, co-fondatore e direttore di XtreeE.
Crescita futura
Fino ad ora, XtreeE ha dimostrato la fattibilità della sua tecnologia in oltre 40 progetti, che spaziano da elementi architettonici (pareti, colonne, pannelli di facciata) e infrastrutture (reti idriche e di riscaldamento, telecomunicazioni, ecc.) a mobili per esterni (panche, sedie, scrivanie, vasi, ecc.). Di conseguenza, in pochi anni, l’azienda è riuscita a creare 12 unità di stampa 3D. Tra questi, c’è quello di Spie Batignolles, uno dei principali clienti di XtreeE,che sta passando alla fase di piena industrializzazione con la tecnologia, includendo un’offerta di prodotti dedicata chiamata “EmPrinte” e l’apertura di due nuovi impianti di stampa 3D nel 2023.
Il modello di business unico di XtreeE, il consolidato track record, l’ingresso anticipato nel settore e i suoi grandi investitori sono elementi cruciali da considerare quando si osserva l’azienda. Vinci Construction, ad esempio, ha un fatturato di 49,396 miliardi di euro, mentre Holcim (che ha investito anche in COBOD) ha un fatturato di 21,65 miliardi di franchi. Vendendo elementi stampati in 3D certificati insieme ad attrezzature e servizi, e allo stesso tempo creando una rete di utenti più ampia, l’azienda si differenzia in modo significativo, rendendo XtreeE un’impresa chiave da seguire nel settore della costruzione additiva.
XtreeE ha dimostrato un rapido sviluppo e una crescita costante nel settore della stampa 3D per l’edilizia, espandendo la sua rete a 12 siti in tutto il mondo e pianificando ulteriori espansioni. Il loro modello di business innovativo, l’ampia gamma di materiali utilizzabili e l’attenzione all’ambiente li rendono un’azienda di spicco nel settore. Continueremo a seguire i progressi di XtreeE e le sue future innovazioni nel campo della costruzione additiva.