Progetto Zyrex: il “Giantroid” di RIC Robotics
Un robot costruito su larga scala
RIC Robotics ha annunciato lo sviluppo di Zyrex, un’automa da cantiere alto sei metri e con un’apertura di braccia pari a sette metri. Definito “Giantroid”, questo prototipo – previsto per il 2026 – combina più funzioni di fabbricazione: saldatura, taglio, carpenteria e stampa 3D. L’obiettivo di RIC Robotics è offrire un’unica macchina in grado di svolgere compiti artigianali e industriali, assistita da supervisione umana ma basata su intelligenza artificiale per il controllo delle operazioni.
Intelligenza artificiale VLA per la navigazione e il lavoro autonomo
Zyrex adotterà modelli VLA (Vision-Language-Action), in grado di integrare percezione visiva e comandi linguistici per eseguire azioni complesse. Durante la fase iniziale, il robot impiegherà sensori LIDAR e videocamere per mappare l’ambiente, sincronizzare il proprio operato con i piani costruttivi e interagire con gli operatori. In una seconda fase, RIC Robotics punta a un’autonomia più spinta, attingendo alle esperienze maturate con i propri sistemi RIC-PRIMUS e RIC-M1 Pro, già utilizzati in collaborazione con Alquist 3D per estensioni di magazzini Walmart in Tennessee e Alabama.
Convenienza e modello di distribuzione
L’azienda prevede un prezzo inferiore al milione di dollari per unità e un canone di noleggio mensile intorno ai 20 000 $. Tale formula dovrebbe rendere Zyrex accessibile alle imprese edili che devono affrontare carenze di manodopera specializzata. Secondo il fondatore Ziyou Xu, questo robot non mira a sostituire completamente gli operai, ma a “potenziare” il cantiere, eseguendo lavorazioni di precisione su larga scala.
Sfide ingegneristiche e concorrenza nel reclutamento
La realizzazione di un veicolo di tali dimensioni – con due bracci robotici in grado di montaggio, saldatura e finiture – comporta pesi complessivi stimati oltre le due tonnellate. A questo si aggiunge la complessità di muoversi in ambienti affollati e irregolari. Sul versante risorse umane, RIC Robotics si troverà a contendersi ingegneri specializzati in IA con realtà come Waymo, Google, Zoox, Pony.AI, Aurora, Microsoft e OpenAI, dove stipendi e pacchetti azionari possono superare cifre elevate.
Prospettive d’impiego e applicazioni complementari
Oltre ai cantieri tradizionali, robot mobili dotati di bracci multifunzione potrebbero trovare impiego nei soccorsi post-disastro, in basi militari e in altre situazioni con accesso limitato per gli operatori umani. Altri produttori come Constructions 3D propongono già soluzioni mobili a cingoli, ma RIC Robotics ambisce a un sistema su ruote, capace di stampare, saldare e assemblare “on the go”.
Valutazione del progetto e scenari futuri
Permessa la prudenza, il salto da bracci robotici montati su struttura fissa a un’automazione completa e versatile richiederà investimenti ingenti e tempi di sviluppo prolungati. Se il mercato dell’edilizia automatizzata seguirà traiettorie analoghe a quelle del settore automobilistico, solo grandi capitali e collaborazioni robuste potranno accelerare l’adozione di robot su ruote capaci di lavorazioni multiple in autonomia.
