Lamborghini (Aica): “L’Italia colga la sfida della manifattura digitale”
IL CONGRESSO
Il presidente: “Innovazione leva per far crescere l’imprenditorialità e la produttività delle Pmi”. Oggi a Milano si apre il 51° congresso dell’associazione
Le nuove competenze digitali e l’industria manifatturiera nel nostro Paese: le une al servizio dell’altra. E’ questo il tema del 51 Congresso nazionale Aica (Associazione italiana per l’informatica e il calcolo automatico), che si apre oggi, 13 novembre, a Milano. Il congresso, tradizionale momento di incontro e di presentazione delle più rilevanti esperienze legate all’Ict nel nostro Paese, quest’anno affronta il tema dai “Dai Bit agli atomi: Rilancio della manifattura e nuove competenze digitali”.
L’intento è di mettere a fuoco le competenze richieste alle piccole imprese e alle società artigiane di qualità, nello scenario che si sta profilando, a livello globale, del cosiddetto “additive manufacturing”, cioè del design e della fabbricazione digitale tramite stampa 3D. L’idea, infatti, è che solo accompagnando l’innovazione tecnologica con un’analoga innovazione delle competenze il connubio di ‘atomi e bit’ potrà dare tutti i suoi frutti.
”Quest’anno puntiamo l’attenzione sul ruolo chiave che la tecnologia, e la parallela e necessaria diffusione di competenze digitali adeguate allo scenario, può giocare nel rinnovamento dell’industria manifatturiera italiana. Una partita, quella del rilancio e dell’innovazione tecnologica all’interno della manifattura italiana, con particolare riferimento alle pmi, che il nostro sistema Paese non può permettersi di perdere, ma che al contrario va giocata per far crescere la competitività e la creatività della nostra imprenditorialità – spiega Bruno Lamborghini, presidente di Aica – E’ evidente che le grandi opportunità oggi offerte dalle nuove tecnologie digitali nel passaggio dalla ‘fabbrica sottrattiva’ a quella ‘additiva’, all’Internet of Things e al cloud computing, richiedono, ai fini del rilancio industriale del Paese, un grande impegno comune attraverso sistematiche interazioni tra i principali attori della scuola, della ricerca, dell’industria, delle istituzioni, avendo al centro la crescita di risorse umane dotate di competenze professionali di qualità e e-leadership in grado di governare tecnologie, innovazione e sviluppo imprenditoriale”.
E le interazioni fra i principali attori del cambiamento tecnologico del Paese non mancano nel ricco programma del congresso 2014 che intende offrire una visione scientifica, attuale e prospettica dei molti temi tracciati, tra cui lo sviluppo dei makers, i FabLab, la manifattura digitale, le testimonianze di imprese di successo, le azioni di sostegno all’innovazione digitale, così da mettere a confronto imprenditori, docenti, professionisti e manager di università, enti di ricerca, aziende e istituzioni impegnati nel settore dell’Ict e dell’industria. A far da raccordo e collante delle diverse esperienze e testimonianze messe a convegno, sarà il forte richiamo al ‘fattore competenza’ che rappresenta il punto di partenza per qualsiasi rilancio tecnologico industriale.
Nel corso del congresso, saranno illustrate alcune indagini sul tema della manifattura digitale e delle competenze, condotte da Aica in collaborazione con Sda Bocconi, Servizio Ssudi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Prometeia e Net Consulting. Fra queste, la ricerca sull’additive manufacturing in Italia e una corrispondente ricerca sullo stato dell’arte nel mercato statunitense, che questa rivoluzione digitale sta già vivendo da oltre 10 anni; infine, una nuova ricerca di Aica e Sda Bocconi sul costo dell’ignoranza informatica nelle imprese manifatturiere.
di F.Me. da corrierecomunicazioni.it