Liberator: la pistola 3D spara ma esplode, fortunatamente (video)

Continuano ad imperversare le polemiche sulla Liberator, la prima pistola stampata in 3D con materiali plastici che nelle scorse settimane è stata fieremente mostrata da Cody Wilson, amministratore del sito Defense Distributed. Il progetto in CAD è stato scaricato da svariate migliaia di utenti di tutto il mondo, prima che il Presidente Obama decidesse di bloccarne la distribuzione e renderla illegale.

La stampa tridimensionale sta mostrando dei risvolti positivi in svariati campi, dalle rinnovabili al biomedicale, ma il clamore suscitato dalla Liberator e le ‘speranze’ di armi facili da ideare e riprodurre con il minimo sforzo hanno allertato tutti, soprattutto in questo difficile periodo storico.

La novità importante nella vicenda arriva dalla polizia australiana del South Wales, con il commissario Andrew Scipione che ha avvertito come la piccola arma sia in grado di sparare ma di offendere entrambi, il bersaglio e il tiratore. Come dimostrato dal filmato qui proposto di seguito, il materiale plastico non regge l’urto ed esplode letteralmente non appena il grilletto viene tirato:

La dimostrazione vuole scongiurare una pericolosa tendenza che stava per spegnere l’entusiasmo che ruota intorno alla stampa 3D, una delle migliori novità degli ultimi anni. Speriamo dunque di non dover più riprendere l’argomento, le pistole ’3D’ sono pericolose per tutti, meglio lasciarle al solo Cody Wilson e al suo Defense Distributed.

Di Gabriele Arestivo da hdblog.it

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