LEAP 71 ha avviato due percorsi di sviluppo per due motori di riferimento a propulsione chimica: un aerospike da 200 kN e un motore a campana (bell-nozzle) da 2000 kN. L’obiettivo dell’azienda è realizzare prove di accensione dell’aerospike entro il 2027 e del motore a campana entro il 2029.

Il modello computazionale Noyron
Il cuore di questa iniziativa è il modello Noyron, validato attraverso una serie di test a caldo, tra cui una prova da 5 kN alla quale ha assistito la testata TCT lo scorso anno. Noyron permette di passare direttamente da un modello fisico coerente alla produzione di componenti pronti per la manifattura. La tecnologia principale impiegata è l’additive manufacturing in metallo, che consente di realizzare pezzi complessi senza ricorrere ad assemblaggi multipli.

Due architetture a confronto
I due progetti – denominati XRA-2E5 (aerospike da 200 kN) e XRB-2E6 (bell-nozzle da 2000 kN) – condividono il medesimo “DNA” computazionale all’interno di Noyron. Si tratta di due “fenotipi” diversi espressi dallo stesso insieme di modelli fisici, logica ingegneristica e vincoli di produzione. Questo approccio evita duplicazioni di lavoro e permette di esplorare più classi di motori contemporaneamente.

Richieste dei clienti e prospettive
Finora i clienti di LEAP 71 hanno puntato a motori da 1000 kN, ma i cofondatori Lin Kayser e Josefine Lissner hanno deciso di guardare oltre. Grazie ai progressi nei volumi di stampa, nella qualità delle parti e alla crescente concorrenza cinese sul costo, il team può aspirare a una “integrazione funzionale estrema”, riducendo il numero di componenti e semplificando la progettazione.

Collaborazione e trasferimento di conoscenze
I motori di riferimento saranno sviluppati internamente, ma molte delle soluzioni trovate confluiranno nei progetti specifici dei clienti. Le versioni commerciali potrebbero utilizzare propellenti diversi, livelli di spinta differenti o cicli termodinamici alternativi, pur mantenendo la base computazionale comune.

Strategia di test e validazione
LEAP 71 proseguirà con test a freddo e a caldo su motori di taglia inferiore per affinare ulteriormente Noyron, prima di passare alle prove su XRA-2E5 e XRB-2E6. L’obiettivo è accumulare un patrimonio di dati che renda più efficiente la progettazione dei motori di grande spinta. Ad esempio, la testa iniettore da 600 mm e il condotto di scarico a campana da 1,5 m saranno sottoposti a centinaia di test nei prossimi quattro anni.

Vantaggi del metodo computazionale
Secondo Lin Kayser, la strada tradizionale richiederebbe un nuovo progetto da zero per ogni scala di motore. Con Noyron, invece, basta concentrarsi sugli aspetti che cambiano effettivamente passando a taglie maggiori, mentre il resto del processo rimane invariato: un’adattabilità che accelera i tempi di sviluppo e riduce l’incertezza legata alla produzione.


 

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Di Fantasy

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