Nel villaggio di Mulegns, nei Grigioni, gli studenti del Master of Advanced Studies in Architecture and Digital Fabrication (MAS ETH DFAB) hanno realizzato una gelateria temporanea con una volta interna di circa 250 m², stampata in PETG riciclato tramite il processo robotico Hollow‑Core; l’insieme pesa meno di una tonnellata e nasce nel Robotic Fabrication Lab di ETH Zürich.
Un fienile di legno che svela una cupola policroma
L’involucro esterno riprende la sagoma dalla vecchia stalla presente sul sito: struttura portante in legno massiccio recuperato e prefabbricato in zona, rivestita da una membrana translucida che lascia filtrare la luce e rende visibile la cupola interna. Il ridisegno parametricamente controllato ha permesso di ridurre materiale e peso, mantenendo la possibilità di smontare e riutilizzare gli elementi in futuro.
Hollow‑Core: estrusione tubolare per stampare in grande scala
La tecnica Hollow‑Core adotta cordoni cavi, non pieni: tubi di plastica estrusi che si raffreddano più in fretta, accelerano il ritmo di deposizione e tagliano il consumo di materiale. Sviluppata per pannelli di facciata, è stata adattata per una volta autoportante e leggera; l’operazione si è svolta con robot industriali e controllo numerico del percorso.
Chi ha fatto cosa: aziende e gruppi coinvolti
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Nova Fundaziun Origen: committente culturale dell’intervento.
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UFFER GRUPPE (Savognin) con le sue società INVIAS AG, BATTAGLIA Bau AG e UFFER Holz AG: pianificazione, prefabbricazione e opere da carpentiere.
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Tokyoblue GmbH (Zurigo): progetto di illuminazione per valorizzare la cupola stampata.
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Digital Building Technologies (DBT) / Robotic Fabrication Lab di ETH Zürich: sviluppo del processo Hollow‑Core e della fabbricazione robotica.
In dialogo con il “Weisse Turm” (Tor Alva)
La gelateria si colloca a poca distanza dal Tor Alva, la torre bianca alta circa 30 metri inaugurata in primavera, anch’essa frutto della collaborazione tra Origen ed ETH Zürich. Le due opere concorrono a rilanciare Mulegns, oggi abitato da poche persone, attraverso architetture sperimentali e programmi culturali stagionali.
Dati chiave (per orientarsi rapidamente)
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Superficie interna coperta dalla volta: >250 m².
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Peso della cupola stampata: <1 t.
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Materiale stampato: PETG riciclato, derivato da filiera alimentare.
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Processo: Hollow‑Core extrusion (estrusione tubolare) con robot.
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Struttura esterna: legno massiccio locale riutilizzato, prefabbricato.
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Rivestimento: membrana semi‑trasparente.
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Smontabilità: legno e plastica separabili; la plastica può essere triturata e ristampata.
Questioni aperte e prospettive operative
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Durabilità del PETG: esposizione a UV, gelo e carichi ripetuti richiede protocolli di manutenzione e test a lungo termine. (Inferenza basata sulle caratteristiche del materiale e sull’uso in ambiente alpino.)
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Logistica di riuso: la reale circolarità dipende dalla capacità di raccogliere, triturare e rimaterializzare la plastica con costi gestibili. (Inferenza dai principi di circolarità descritti nel progetto.)
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Scalabilità del metodo: portare Hollow‑Core su edifici permanenti implica normative, certificazioni strutturali e standard di sicurezza antincendio. (Inferenza a partire dal carattere sperimentale dichiarato dai gruppi di ricerca.)
