L’azienda AMAZEMET ha messo a punto un sistema di fusione basato su laser ad alta energia, pensato per aumentare l’efficienza del processo di atomizzazione ultrasonica e migliorare la qualità delle polveri metalliche prodotte. Il progetto è stato sviluppato grazie a un finanziamento dell’Unione Europea, con l’obiettivo di raffinare le tecnologie di produzione delle polveri impiegate in applicazioni avanzate. A differenza delle più comuni tecniche di fusione come il TIG o il plasma, questo approccio sfrutta una fonte termica più precisa e pulita, migliorando la resa del processo e riducendo i rischi di contaminazione dei materiali.

Un nuovo approccio integrato nella piattaforma rePowder

Il nuovo sistema verrà integrato nella piattaforma proprietaria di atomizzazione chiamata rePowder, ampliando le possibilità di lavorazione delle polveri metalliche sviluppate da AMAZEMET. L’introduzione della tecnologia laser consente un controllo più accurato dell’energia termica impiegata durante la fusione dei metalli, con un impatto diretto sulla qualità finale delle polveri ottenute.

Maggiore controllo e qualità nella produzione delle polveri

Łukasz Żrodowski, ideatore del sistema e amministratore delegato dell’azienda, sottolinea come il raggio laser rappresenti un’evoluzione significativa per il processo di atomizzazione ultrasonica. Secondo lui, l’impiego di una fonte termica così concentrata permette di estendere la gamma dei materiali che possono essere trattati in modo efficace. Inoltre, l’assenza di elementi di consumo come gli elettrodi elimina la possibilità che residui indesiderati – ad esempio di tungsteno – compromettano la purezza del materiale.

Un aspetto centrale del nuovo sistema è la regolazione fine del laser da 6 kW, resa possibile grazie a strategie di scansione avanzate. Questo consente di adattare il processo a materiali molto diversi tra loro, spaziando dai metalli più leggeri, come l’alluminio, fino a leghe complesse o difficili da trattare come titanio o niobio. Tra i materiali considerati vi è anche il C103, una lega di niobio particolarmente impiegata in settori ad alte prestazioni.

Tecnologia ispirata alla produzione additiva

La soluzione tecnica sviluppata da AMAZEMET trae ispirazione dai processi utilizzati nella produzione additiva, come il Laser Powder Bed Fusion (L-PBF) e l’Electron Beam Powder Bed Fusion (EB-PBF). Questi metodi, noti per il loro livello di precisione, hanno contribuito alla definizione di un processo di fusione più controllato, che si riflette in una maggiore qualità delle polveri ottenute e in una migliore efficienza produttiva.

Verso una produzione più sostenibile

Con l’integrazione del sistema laser nella piattaforma rePowder, AMAZEMET intende rafforzare il proprio impegno nello sviluppo di metodi più sostenibili per la produzione di polveri metalliche. L’azienda continua a lavorare sull’innovazione nel trattamento dei materiali e a tutelare i risultati attraverso un solido portafoglio di brevetti. Informazioni tecniche più dettagliate sul sistema saranno condivise nel corso del 2025.

Di Fantasy

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