La stampante 3D a pellet fa risparmiare un sacco di soldi

Una nuova tipologia di stampanti 3D permette di utilizzare al posto del classico filamento di PVC grumi di materiale grezzo, pellet appunto, allargandosi però dal legno ad altri materiali

La stampa 3D è uno dei business crescenti nel segmento della progettazione e dell’elettronica di consumo, e si stima che presto in molte case sarà disponibile una piccola stampante 3D per poter creare giochi e piccoli oggetti. Un nuovo progetto finanziabile su Kickstarter presenta Sculpify, quella che potrebbe essere la capostipite di una nuova generazione di stampanti 3D che utilizzano grumi di materiale, i pellet appunto, al posto del filamento in PVC. Una bobina di carica per una stampante 3D costa solitamente 50 euro, mentre si stima che il costo del pellet, a seconda del tipo, possa ridursi di un terzo arrivando ad abbassare in modo considerevole il costo di ogni stampa.

In Italia con il nome pellet ci si riferisce spesso al comune combustibile a base di legno per le stufe, in realtà qui si parla di generici grumi non raffinati di diversi materiali anche se pure il legno, quello per le stufe, può essere usato dalla stampante per creare oggetti di ogni forma. I produttori della stampante tuttavia hanno pensato più in grande: Sculpify riesce a utilizzare bossoli non raffinati di altri materiali, dall’EVA al PLA, permettendo anche la realizzazione di oggetti gommosi e flessibili. Ecco alcuni prodotti realizzati.

Le prime stampanti verranno consegnate ad Aprile se si raggiungeranno i 100.000$ necessari per far partire la mass production. Qui sotto un video del funzionamento.

di Roberto Pezzali  da dday.it

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