Anche la Ferari ha le sue stampantine…..

Da Costruttori a Makers. Se la storia non è dalla tua parte, allora non puoi che anticiparla: avrà pensato di fare così la Caterham, che ha puntato anche sulla stampa 3D per la realizzazione e lo sviluppo della CT05.

La Caterham ha acquistato due stampanti 3D un anno fa e ha affidato il reparto chiamato di “prototipazione rapida” a Ian Prince, che prova a illustrare il perché del passaggio alla “additive manufacturing” in quel di Leafield: “Produciamo tra le 800 e le 900 parti al mese in questo modo”, ha dichiarato al Financial Times.

L’uso della stampa 3D risulta particolarmente vantaggiosa per un team di Formula 1, che vede così i diminuire tempi e costi di progettazione e produzione, garantendosi un risparmio che Prince stima ammonti a quasi 50.000 euro al mese. Ogni pezzo viene progettato e poi stampato in scala al 60%, così da essere testato nella galleria del vento Caterham. Dopodiché, apportati gli eventuali correttivi, la componente riceve luce verde per essere prodotta a grandezza naturale.

force india 3D systemMa la Caterham è solo l’ultimo dei team che hanno messo gli occhi su questa nuova frontiera: come riporta Usa Today, Force India, Red Bull, Williams (attiva dal 2012 con la sua divisione Advanced Technology) e Lotus (almeno dal 2011), si stanno avvalendo delle stampanti 3D per la produzione di parti da impiegare sia sulle loro vetture che in fase di sviluppo. Negli anni si è passato dal semplice impiego di resine per la stampa di modelli in scala alla vera e propria produzione di componenti a grandezza naturale in metallo, titanio o alluminio.

“Per singoli pezzi con una geometria complessa, questa tecnologia è molto utile“, spiegava Robert Finley, che a inizio 2013 ha stretto un accordo con 3D Systems, azienda leader del settore. “La velocità e l’accuratezza della produzione sono il beneficio chiave. In futuro ci aspettiamo che la stampa 3D ci consenta la produzione di componenti più grandi. Saranno disponibili anche altri materiali, e questo dovrebbe significare che potremo realizzare un maggior numero di parti  delle attuali vetture“. La Force India potrà così beneficiare sia delle già consolidate macchine per la stereolitografia che degli ultimi ritrovati in materia di SLS e la vera e propria stampa a getto 3D.

A frenare al momento la stampa 3D sono, come agli albori di ogni tecnologia, i prezzi ancora elevati e una certa ostilità di quanti temono ricadute negative dei makers sulla tradizionale filiera produttiva: “Datele altri cinque anni e si affermerà. La stiamo già usando sulla nostra vettura“, assicura Prince. ”Non ci saranno limiti a quello che si potrà fare stampando parti metalliche in 3D”.

da F1Passion.it

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