La rivoluzione della Appendiabiti:

Geo Mod appendiabiti esagonali 02Siamo abituati a vedere le innovazioni della stampa 3d all’avanguardia nell’aeronautica e nella medicina . A volte, tuttavia, è l’oggetto quotidiano che richiede rinnovata attenzione. Al North Dakota State University la studentessa  Ambra Grindeland e il suo socio in affari Caet Fox hanno dimostrato come i nuovi processi possono rimodellare il nostro modo di pensare gli oggetti di uso comune come la reinvenzione del portabiti.

Hanno chiamato la loro invenzione Geo Mod, e hanno mostrato la loro idea  al NDSU Innovation Challenge tenutosi a gennaio. La loro creazione ha suscitato un grande interesse e soprattutto ha fatto emergere un odio latente che non credevamo possibile per il solito appendino a gancio.

Dopo tutto, solo perché qualcosa è stato in uso in un certo modo per un lungo periodo di tempo, non significa che non abbia i suoi difetti. Cosi i due  soci di The Geo Mod hanno sviluppato un appendiabiti basato su  delle forme esagonali stampate in 3d.

E’ possibile coordinare i ganci per il vostro guardaroba  in modo specifico con ganci stampati su misura sugli abiti, piuttosto che cercare di compensare il fatto che ogni guardaroba è diverso forzando i vestiti goffamente in una forma preesistente. The Geo Mod può appenderescarpe, cinture, pantaloni, maglioni collo aperto, in pratica quello che volete poichè  si può riconfigurare la forma del gancio in relazione ad una specifica voce di abbigliamento.

Il progetto  imprenditoriale prevede  che gli esagoni siano venduti in confezioni con una serie di istruzioni e alcuni suggerimenti per quanto riguarda i modi in cui possono essere usati .
Gli esagoni sono stampati in plastica a base di mais e sono quindi completamente biodegradabili. Almeno svuoteremo gli  armadi  con gli appendini  creati dal polistirolo e dal policarbonato.

Pensate sono  8 miliardi gli appendini    gettati nella spazzatura ogni anno. E ci vogliono 1.000 anni  per loro di decomposizione insomma potremmo avere un mondo pieno di appendini buttati 🙂

 

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