Una Svolta nel Riciclaggio del PLA grazie agli Enzimi: Nuove Prospettive per la Stampa 3D

La stampa 3D ha assistito a un’evoluzione significativa dei materiali utilizzati, passando dall’ABS, diffuso agli inizi per la sua disponibilità come filo per saldatura ma ostico nell’uso a causa di deformazioni e alte temperature, al PLA e al PETG, con quest’ultimo guadagnando popolarità per le sue caratteristiche di stampa migliorate e la sua etichetta di materiale ecocompatibile.

PLA: Tra Ecologia e Sfide di Riciclo

Il PLA, derivato da fonti organiche rinnovabili quali l’amido di mais, si è distinto come alternativa ecologica all’ABS di origine petrolifera. Nonostante la sua composizione più sostenibile, il PLA presenta delle criticità nel ciclo di vita post-consumo, poiché la sua riciclabilità, sebbene teoricamente possibile, si scontra con la difficoltà pratica di raccolta e smistamento degli scarti, destinati spesso a diventare microplastiche nocive per l’ambiente.

Tradizionalmente, il riciclo del PLA richiede l’uso di camere ad alta pressione e temperatura, soluzioni non praticabili a livello di riciclaggio ordinario.

Un’Innovazione dal King’s College di Londra

Il panorama potrebbe tuttavia trasformarsi radicalmente grazie a un’innovazione proveniente dal King’s College di Londra, dove è stato scoperto che certi enzimi, già impiegati nei detersivi per bucato, possono decomporre efficacemente il PLA. Questo metodo di “depolimerizzazione” trasforma gli oggetti in PLA in frammenti solubili in appena 24 ore, con una velocità di degradazione nettamente superiore rispetto ai tradizionali processi di compostaggio industriale.

Applicazioni e Potenziali del Nuovo Metodo

Il processo innovativo prevede l’esposizione del PLA a una temperatura di 90°C in presenza degli enzimi specifici, consentendo la scomposizione in monomeri riutilizzabili per produrre nuove plastiche. Questa scoperta apre a interessanti prospettive non solo per il trattamento dei rifiuti in plastica monouso ma anche per il settore della stampa 3D.

Si ipotizza la possibilità di sviluppare reattori chimici a basso costo per facilitare lo smaltimento degli scarti di PLA, con potenziali applicazioni che vanno dal contesto domestico a quello industriale, dove il volume degli scarti renderebbe economicamente vantaggioso il riciclo centralizzato.

Verso Soluzioni Sostenibili per il Settore della Stampa 3D

Nonostante le incertezze sull’uso domestico di tale tecnologia, principalmente per la gestione dei monomeri risultanti, l’industria della stampa 3D potrebbe beneficiare enormemente di sistemi di decomposizione centralizzati, offrendo anche servizi di raccolta per gli scarti di PLA.

Questa innovazione rappresenta un passo avanti promettente nella risoluzione delle problematiche ambientali associate all’uso del PLA nella stampa 3D, segnando potenzialmente l’inizio di una nuova era nel riciclaggio dei materiali plastici.

Ricercatori riciclano il PLA con enzimi comuni [Fonte: KIng’s College London]

Di Fantasy

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