Tecnologie di Scansione 3D nel Makeup di Hollywood: L’Approccio Innovativo di Kazu Hiro

Kazu Hiro, noto truccatore di Hollywood, sta implementando le tecnologie di scansione 3D per migliorare le tecniche di lifecasting, mirando ad una maggiore efficienza e precisione nella trasformazione dei personaggi. Tradizionalmente, il lifecasting richiede la creazione di stampi tridimensionali in silicone, un processo che, nonostante sia efficace, comporta lunghe sedute per gli attori e potenziale disagio.

Per ottimizzare questa procedura, Hiro ha adottato gli scanner 3D Artec, un cambiamento che ha segnato profondamente il suo metodo di lavoro, offrendo un livello di dettaglio straordinario senza i disagi legati al lifecasting tradizionale.

Innovazione nel Lifecasting

Gli scanner 3D Artec, inclusi i modelli Leo e Space Spider, forniscono una soluzione senza contatto alle tecniche convenzionali, catturando dettagli complessi del viso e del corpo con una precisione senza eguali. Questa tecnologia riduce significativamente la durata delle sessioni di scansione a soli 1-2 minuti per soggetto, minimizzando il disagio per gli attori e assicurando che nessun dettaglio sia trascurato nel makeup finale.

Dopo la scansione, Hiro perfeziona i dati con il software Artec Studio, poi li esporta in ZBrush per rifinire il modello, procedendo infine alla stampa 3D del lifecast. Quest’ultimo viene scolpito in argilla per definire ulteriormente i dettagli.

Verso Nuovi Orizzonti nel Makeup

Hiro vede nelle innovazioni di Artec la possibilità di spingere ancora più in là i confini, migliorando il suo lavoro nel makeup cinematografico e nelle sculture artistiche. La sua ricerca di realismo ed efficienza si traduce in un impegno costante verso l’innovazione.

Chris Strong, specialista di scansione 3D presso Rapid Scan 3D, ha raccomandato Artec Leo a Hiro per la sua precisione, facilità d’uso e portabilità, strumenti che hanno rivoluzionato l’arte del truccatore.

Precisione Digitale e il Futuro del Cinema

Con l’evoluzione della scansione 3D, le sue applicazioni nel cinema e oltre promettono di ridefinire gli standard di precisione e realismo. Un esempio è l’uso della tecnologia da parte di Industrial Light and Magic per ricreare digitalmente il personaggio di Peter Cushing in “Rogue One”.

Nel 2020, Hiro ha discusso l’importanza della scansione e della stampa 3D nel trucco cinematografico, evidenziando il processo di progettazione e stampa delle protesi per Charlize Theron in “Bombshell”. Questo approccio ha permesso una rappresentazione fedele e ha superato sfide come l’integrazione tra pelle reale e artificiale, dimostrando il potenziale delle tecnologie 3D nel trasformare l’arte del makeup in Hollywood.

Di Fantasy

Lascia un commento