Un team di ricercatori dell’Università di Aalen in Germania ha pubblicato un documento, ” Additive Manufacturing of Tungsten Carbide Surfaces with Extreme Wear Resistivity”, che si concentra sul loro processo di produzione additiva per produrre rivestimenti in carburo di tungsteno (WC) resistenti all’usura. La tecnologia di fusione a letto di polvere laser (LPBF) crea componenti metallici solidi esponendo selettivamente strati di polvere successivi a un raggio laser, ma l’elevato input di energia da un laser su un’area molto piccola, abbinato a un rapido raffreddamento, può causare gradienti di temperatura elevati, che quindi portare a sollecitazioni residue e deformazioni maggiori; ecco perché la tecnologia LPBF utilizza strutture di supporto durante la stampa e il trattamento termico post stampa, quest’ultimo che aiuta a soddisfare le esigenze di resistenza all’usura. Durante la lavorazione di materiali sinterizzati convenzionali, come WC, utilizzando LPBF, può verificarsi una sottocarbonizzazione locale e la maggior parte dei processi di rivestimento, come la deposizione sotto vuoto e la galvanica, impiegare molto tempo e raggiungere solo piccoli spessori inferiori a 10 micron. Ecco perché il team di Aalen ha voluto trovare una soluzione migliore, che è dettagliata nel loro studio.
L’abstract afferma: “Le superfici in acciaio sono state rivestite con carburo di tungsteno (WC) a base di co in un processo di stampa additivo. Questo processo porta a superfici compatte ed estremamente stabili dal punto di vista meccanico. Abbiamo eseguito misurazioni tribologiche utilizzando contro corpi WC in condizioni asciutte e con un forte carico meccanico. Sono stati trovati bassi coefficienti di attrito, anche per superfici ruvide, e i tassi di usura risultanti erano straordinariamente bassi, anche se confrontati con film PVD di alta qualità con una composizione simile. Questi risultati suggeriscono un ampio campo di applicazione per questo nuovo processo di preparazione per superfici resistenti all’usura”.