La prima stampante 3D dell’Agenzia spaziale europea progettata per l’utilizzo in condizioni di microgravità, per materie plastiche di qualità aerospaziale, ha vinto il TCT Aerospace Applications Award 2018.
La stampante 3D del progetto Manufacturing of Experimental Layer Technology ( MELT) di ESA deve essere in grado di operare da qualsiasi orientamento – su, giù o lateralmente – in modo da funzionare nelle condizioni di microgravità specifiche e faticose all’interno dell’ISS in orbita. Ogni strato di materiale si lega chimicamente con strati adiacenti, indipendentemente dalla gravità. Basato sul processo di “fabbricazione dei filamenti di fusibili”, è stato realizzato utilizzando materiali certificati di grado spaziale e progettato per adattarsi a un rack di carico utile ISS standard e per soddisfare i rigorosi standard di sicurezza della stazione.
La stampante 3D microgravità MELT è in grado di stampare un’ampia varietà di materiali termoplastici dall’ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene), come utilizzato in Lego, fino a materiali termoplastici di ingegneria ad alto punto di fusione quali PEEK (polieter ether chetone), che è abbastanza robusto da sostituire i materiali metallici in molte applicazioni all’interno della stazione. La loro funzionalità può anche essere modificata drogandoli con particelle con proprietà specifiche (ad es. Conduttive, antimicrobiche).
La stampante MELT 3D può essere utilizzata per fabbricare strutture, pezzi di ricambio, in situ e su richiesta, riducendo costi, volume e vincoli di massa che potrebbero proibire il lancio di tutto il necessario per missioni di lunga durata o di lunga distanza dalla Terra.
“Questa stampante 3D potrebbe essere utilizzata per produrre parti su richiesta per la riparazione e il mantenimento di un habitat orbitale di lunga durata”, spiega Ugo Lafont, ingegnere dei materiali e dei processi dell’ESA. “Questa stampante 3D sarebbe anche vantaggiosa per le basi umane sulle superfici planetarie. In modo cruciale, può anche stampare utilizzando plastica riciclata, consentendo una strategia di manutenzione completamente nuova basata sul riutilizzo dei materiali a ciclo chiuso. ”
La stampante 3D MELT è stata prodotta per ESA da un consorzio guidato dalla tedesca Sonaca Space GmbH insieme alla società di stampa 3D con sede in Portogallo BEEVERYCREATIVE, la società portoghese Active Space Techologies SA e la tedesca OHB-System AG.
Il progetto MELT è iniziato due anni fa ed è stato supportato dal programma di sviluppo tecnologico dell’ESA, che identifica tecnologie promettenti per lo spazio, quindi ne dimostra la funzionalità.