L’imminente crisi dei materiali nella stampa 3D ad alta velocità Di Kerry Stevenson, Fabbaloo.com

Le stampanti 3D stanno diventando sempre più veloci, ma la velocità di stampa comporta delle sfide in termini di materiali, in particolare i filamenti. Kerry Stevenson di Fabbaloo discute dell’attuale panorama e delle sfide emergenti nell’utilizzo di stampanti 3D ad alta velocità.

Quest’anno, le stampanti 3D desktop FFF ad alta velocità sono diventate protagoniste. Nel passato, questi dispositivi operavano a velocità tra 40 e 80 mm/s. Le nuove macchine, tuttavia, possono funzionare fino a 600 mm/s, rendendo le operazioni di stampa molto più rapide. Sebbene ciò rappresenti una grande notizia per gli utenti, si presenta un problema legato ai materiali.

Diverse macchine ad alta velocità richiedono filamenti specifici, spesso forniti dal produttore stesso e limitati in termini di colori. Durante i test di Stevenson, è emerso che mentre alcuni filamenti standard potrebbero funzionare a velocità più elevate, specialmente con temperature di estrusione superiori, tendono a deteriorarsi a velocità estreme. Questo perché, a tali velocità, l’estrusore deve fornire più materiale al secondo, richiedendo al filamento di ammorbidirsi rapidamente. I filamenti progettati per alte velocità hanno caratteristiche chimiche che permettono loro di adattarsi meglio a questo processo.

Tuttavia, l’uso del termine “alta velocità” da parte dei produttori sta causando confusione. Per alcuni, “alta velocità” potrebbe significare 120 mm/s, mentre per altri potrebbe significare 600 mm/s. Stevenson ha osservato diverse incongruenze nelle etichette dei filamenti e nelle loro prestazioni effettive. Ad esempio, un filamento non etichettato come “alta velocità” ha funzionato perfettamente a 500 mm/s, mentre un altro etichettato come “alta velocità” ha funzionato solo a 180 mm/s.

Con la crescente popolarità delle stampanti 3D ad alta velocità, emerge una domanda: che tipo di filamento dovrebbero comprare gli utenti? E come dovrebbero gestire i loro stock esistenti di filamenti standard? La soluzione potrebbe essere un sistema di valutazione che indica la “velocità nominale” sia delle macchine che dei filamenti. Tuttavia, ci sono dubbi su quanto questo sistema possa essere efficace in pratica.

La questione diventa ancora più complicata considerando le decisioni che i produttori di filamenti devono prendere: come etichettare i loro prodotti per informare chiaramente gli utenti? La soluzione potrebbe essere standardizzare tutti i filamenti per renderli adatti all’alta velocità, ma con la vasta gamma di stock esistente, questa soluzione potrebbe non essere pratica.

In sintesi, il panorama dei materiali di stampa 3D sta per affrontare una crisi. Mentre le stampanti diventano sempre più veloci, l’industria deve trovare un modo per assicurarsi che i materiali siano all’altezza della sfida.
 
 

 

Di Fantasy

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