NOVAMEAT OSSERVA IL MERCATO DI MASSA CON BISTECCA VEGETARIANA STAMPATA IN 3D
La startup di bioingegneria con sede a Barcellona Novameat ha annunciato piani per le sue “bistecche” a base vegetale stampate in 3D per entrare nel mercato di massa il prossimo anno.
La startup ha recentemente presentato la sua ultima stampante 3D al Mobile World Congress di Barcellona , che secondo la società è in grado di stampare in 3D una bistecca vegetariana che imita la consistenza e il gusto del manzo o del maiale.
Dopo diversi anni di sviluppo, secondo quanto riferito , l’azienda sta pianificando di vendere i suoi prodotti a base di carne alternativa direttamente ai consumatori e ai ristoranti che nutrono un interesse nella produzione di carne a base vegetale nel 2022.
Fondata nel 2018, Novameat nasce da un’idea del Fondatore e CEO Giuseppe Scionti, che da oltre un decennio lavora come ricercatore e assistente professore nel campo dell’ingegneria dei tessuti.
La visione di Scionti era quella di fornire un’alternativa ad altri prodotti alimentari senza carne che imitassero efficacemente la consistenza e il gusto della carne, riducendo al contempo l’impatto negativo dell’allevamento di animali sull’ambiente.
Nel 2014 è coautore di un brevetto per lo sviluppo di biomateriali “intelligenti” contenenti nanoparticelle magnetiche che prevedeva la combinazione di ingegneria tissutale e bioprinting con moderne strategie gastronomiche per creare “un sistema hi-tech in grado di generare alimenti con un alto contenuto proteico e un aspetto fibroso, proprio come la carne”.
Dopo anni di sviluppo dei materiali, Scionti ha creato una pasta rossastra composta da ingredienti come riso, piselli e proteine di alghe che contengono aminoacidi con proprietà nutritive, che potrebbero poi essere modellati in un filetto utilizzando una stampante 3D personalizzata. La bistecca viene poi “cotta” per esaltarne ulteriormente la consistenza.
Le capacità di bioingegneria e tecnologia di stampa 3D dell’azienda sono migliorate sostanzialmente, con gli attuali prodotti della startup, tra cui le sue offerte “Steak 2.0” e “Pork 2.0” a base vegetale prodotte utilizzando la produzione additiva.
In definitiva, Novameat mira a ricreare le fibre muscolari della carne animale utilizzando ingredienti al 100% a base vegetale. L’azienda cercherà di vendere le sue bistecche a consumatori e aziende come i ristoranti il prossimo anno nel tentativo di entrare nel mercato di massa della carne alternativa.