Gli ingegneri della Columbia stanno esplorando i pro e i contro della tecnologia alimentare stampata in 3D.

Il 21 marzo 2023, è stato pubblicato un articolo su npj Science of Food che esplora i vantaggi e gli svantaggi del cibo stampato in 3D e confronta questa tecnologia con il cibo “normale” che mangiamo. Il documento, scritto dal borsista postdottorato del Creative Machines Lab della Columbia University, Jonathan Blutinger, discute anche dei futuri sviluppi delle cucine e di come questa tecnologia potrebbe migliorare il modo in cui ci nutriamo.

Il team di ingegneri della Columbia sta lavorando per superare le sfide associate alla tecnologia di stampa alimentare, come la necessità di un ecosistema di industrie di supporto, produttori di cartucce alimentari e file di ricette scaricabili. La stampa di precisione di prodotti alimentari multistrato potrebbe produrre alimenti più personalizzabili, migliorare la sicurezza alimentare e consentire agli utenti di controllare facilmente il contenuto di nutrienti dei pasti.

Il team ha anche dimostrato il potenziale della stampa alimentare in 3D stampando un piatto composto da sette ingredienti, cucinati in situ utilizzando un laser. Hanno progettato un sistema di stampa 3D che costruisce cheesecake con inchiostri alimentari commestibili, tra cui burro di arachidi, nutella e marmellata di fragole. Gli autori osservano che la personalizzazione della stampa 3D alimentare potrebbe rendere questa tecnologia particolarmente pratica per il mercato della carne a base vegetale, dove la consistenza e il sapore devono essere accuratamente formulati per imitare le carni vere.

Inoltre, la stampa 3D di alimenti potrebbe consentire agli chef di localizzare sapori e consistenze su scala millimetrica per creare nuove esperienze culinarie. Le persone con restrizioni dietetiche, i genitori di bambini piccoli, i dietologi delle case di cura e gli atleti potrebbero trovare queste tecniche personalizzate molto utili e convenienti nella pianificazione dei pasti. La tecnologia potrebbe anche ridurre il rischio di malattie di origine alimentare e trasmissione di malattie, poiché il cibo preparato con una minore manipolazione umana potrebbe essere più sicuro.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi associati alla tecnologia alimentare stampata in 3D. Ad esempio, il cibo stampato richiederà probabilmente nuove composizioni e strutture degli ingredienti, a causa del diverso modo in cui il cibo viene “assemblato”. Inoltre, molte persone potrebbero non essere disposte ad utilizzare una stampante 3D sulla propria cucina per calibrare gli esatti micro e macronutrienti di cui hanno bisogno per rimanere in salute.

In definitiva, la tecnologia alimentare stampata in 3D ha il potenziale per rivoluzionare la nostra alimentazione e la preparazione del cibo, ma ci sono ancora molte sfide da affrontare prima che diventi

una tecnologia mainstream. Sono necessari ulteriori sviluppi nella ricerca, nella produzione di cartucce alimentari e nella creazione di un ecosistema di supporto per la tecnologia. Tuttavia, se questi ostacoli vengono superati, la tecnologia potrebbe migliorare la qualità e la personalizzazione dei pasti, aumentare la sicurezza alimentare e ridurre il rischio di malattie di origine alimentare.

In definitiva, la ricerca sui vantaggi e gli svantaggi della tecnologia alimentare stampata in 3D è importante per capire come questa tecnologia potrebbe cambiare il modo in cui ci nutriamo e come potrebbe influire sulle nostre vite in futuro.

Cheesecake stampata in 3D utilizzando inchiostri alimentari commestibili, tra cui burro di arachidi, Nutella e marmellata di fragole. 
Credito: Jonathan Blutinger/Columbia Engineering

Di Fantasy

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