Avanzamenti nella Stampa 3D: Metodi Innovativi per il Restringimento di Materiali

La stampa 3D sta evolvendo, influenzando la creazione di una vasta gamma di strutture, dai grandi edifici agli apparecchi acustici. Un metodo in particolare, conosciuto come litografia di polimerizzazione a due fotoni (TPL), si sta affermando per la costruzione di oggetti con dettaglio microscopico. Questa tecnica ha importanti implicazioni in diversi settori, tra cui quello medico e manifatturiero.

Le Sfide nell’Imballaggio Fotonico e le Relative Soluzioni

Nell’ambito dell’informatica e delle comunicazioni, il TPL è utilizzato per sviluppare nuovi materiali ottici, come i cristalli fotonici, che hanno la capacità di manipolare la luce in modi unici. Una delle sfide principali nell’uso del TPL è ottenere un restringimento uniforme delle strutture, con dimensioni delle caratteristiche più piccole della lunghezza d’onda della luce visibile, un fattore cruciale nella manipolazione avanzata della luce.

Un team di ricerca guidato dal professor Joel Yang della Singapore University of Technology and Design (SUTD), in collaborazione con il Centro di tecnologia industriale della prefettura di Wakayama in Giappone, ha sviluppato un nuovo metodo per assicurare un restringimento uniforme delle strutture stampate in 3D quando vengono trattate termicamente. Questo metodo migliora notevolmente la produzione di funzionalità a scala nanometrica.

Innovazioni nel Processo di Restringimento

Il team ha descritto il loro metodo nel documento “Processo Pick and Place per il restringimento uniforme dei materiali micro e nano-architettonici stampati in 3D”, pubblicato su Nature Communications. Utilizzando uno strato di alcol polivinilico (PVA) sul substrato di stampa, hanno facilitato la rimozione e il trasferimento delle parti stampate su un altro substrato. Questo ha permesso alle strutture di contrarsi in modo uniforme e controllato durante il riscaldamento, evitando il problema di restringimento non uniforme.

Applicazioni e Potenzialità del Nuovo Metodo

Grazie a questo metodo, è possibile creare strutture molto più dettagliate di quelle realizzabili con le tecniche di stampa 3D tradizionali. I ricercatori hanno sfruttato questa tecnica per affinare ulteriormente le caratteristiche delle strutture stampate in 3D, permettendo loro di assumere nuovi ruoli, come quelli di indicatori visivi, grazie alla loro interazione unica con la luce.

Il professor Yang ha trovato ispirazione nella natura per questo metodo, paragonando il restringimento delle strutture al movimento dei lombrichi. Tomohiro Mori, primo autore dello studio, ha dimostrato l’efficacia di questa tecnica utilizzando la complessa geometria della mascotte della prefettura di Wakayama.

Guardando al Futuro: Espansione e Nuove Applicazioni

Il gruppo di ricerca prevede di estendere l’uso di questa tecnica a materiali diversi dalla resina polimerica attualmente impiegata, mirando a creare cristalli fotonici più efficienti e materiali con indici di rifrazione superiori. Stanno inoltre perfezionando il controllo della spaziatura nelle strutture stampate per produrre modelli 3D colorati che manipolano la luce con precisione.

In conclusione, la tecnologia sviluppata dal team di ricerca si prospetta utile in vari campi, tra cui l’elettronica, per la produzione di dissipatori di calore avanzati, e in settori che richiedono un’alta precisione nella strutturazione dei materiali, come per parti meccaniche complesse, elementi ottici e dispositivi acustici sofisticati.

UNIVERSITÀ DI TECNOLOGIA E DESIGN DI SINGAPORE
Concetto e schema del processo pick and place per il restringimento uniforme di micro-nanostrutture stampate in 3D.
CREDITO
SUTD

Di Fantasy

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