Scout Drone Inspection, una start-up della Norweigan, utilizza la stampa 3D per sviluppare un drone che analizza i serbatoi e gli spazi di stoccaggio delle navi per rilevare eventuali segni di danneggiamento o deterioramento.

Scout Drone Inspection è una startup di Trondheim, in Norvegia, che sta automatizzando il processo di ispezione delle navi sviluppando droni per svolgere il duro lavoro.

L’ultimo drone da ispezione di Scout da provare è stato realizzato con l’aiuto della stampa 3D ed è autonomo. Il drone utilizza “fotocamere e sensori appositamente calibrati” per esaminare in modo indipendente le navi.

Il direttore tecnico capo della startup Kristian Klausen per il governo Europa: “Ciò fornirà una raccolta di dati migliore e più sicura a costi inferiori. In questo momento ci stiamo concentrando molto sull’implementazione del software e sulla nostra elettronica. Stiamo anche utilizzando la stampa 3D ampiamente per regolare la progettazione meccanica. La stampa 3D ci consente di disegnare, stampare e testare nuovi modelli nel giro di poche ore. Stiamo volando diversi prototipi qui a Faktry e abbiamo anche iniziato a sviluppare le nostre soluzioni cloud. “

Oltre ad essere un metodo più sicuro e conveniente per la raccolta dei dati, i controlli di un drone vengono completati in un lasso di tempo molto più breve.

Navi effettuate con fotocamere e senatori specificamente calibrati
Le navi che sono regolarmente sottoposte a mare mosso e condizioni meteorologiche sfavorevoli sono soggette a ruggine, crepe e deterioramento. Tuttavia, per rilevare questi problemi, è spesso necessario che i lavoratori controllino manualmente ogni parte di una nave.

Quando si tratta di aree difficili da raggiungere, il loro lavoro comporta l’uso pericoloso di zattere gonfiabili e impalcature. Di conseguenza, questo lavoro viene regolarmente delegato ai droni, ma questo pone anche un problema poiché i professionisti altamente qualificati sono tenuti a farli volare manualmente.

Il drone di prova di Scout è stato appositamente progettato per rilevare la rovina negli spazi di stoccaggio di navi e carri armati. L’avvio spera che se il processo riuscirà, ridurrà seriamente la necessità di lavoro manuale pericoloso o droni controllati manualmente.

È interessante notare che Scout proveniva dal programma ATMOS (Norwegian University of Science and Technology). Mentre cresce, spera di espandere presto la sua portata nel mercato marittimo asiatico

Lascia un commento