Il percorso di Nick Callegari: dallo Spazio alle Fondamenta delle Case
Nick Callegari ha costruito la sua carriera progettando componenti per veicoli spaziali presso SpaceX, dove ha lavorato come ingegnere meccanico su strutture come quelle destinate alle attività extraveicolari della navicella Dragon. Tuttavia, l’esperienza maturata in ambito aerospaziale si è trasformata in una spinta verso un progetto più “terreno”: rendere più accessibile e sostenibile l’abitazione tradizionale. Cresciuto lavorando d’estate come muratore con suo padre, Callegari ha unito l’esperienza pratica nel settore edile con le competenze tecniche acquisite ad alto livello, ottenendo una laurea a Princeton, un master all’Università della California a Berkeley e infine un MBA a Yale. Da questa combinazione di storie personali e formazione specialistica è nata l’idea di VeruStruct, startup che sfrutta la stampa tridimensionale per realizzare intere pareti abitabili con impianti e isolamento già integrati durante la fase di costruzione  

La tecnologia “slip-form” applicata alla stampa 3D edilizia
Molti sistemi di stampa 3D per l’edilizia si basano su strutture di supporto di grandi dimensioni, come telai a portale o bracci robotici che muovono la testa di stampa mentre estrudono calcestruzzo. VeruStruct invece ha brevettato un approccio definito translational slip-form printing, che deriva da una tecnica tradizionale in cui il calcestruzzo viene colato in casseforma mobili che si sollevano progressivamente man mano che la struttura si forma. Nel modello di VeruStruct, un’unità di stampa compatta si aggancia a un camion carico di materiali edili e “scala” la parete, stampando uno strato dopo l’altro senza avere bisogno di un telaio esterno ingombrante. L’estrusore deposita il calcestruzzo additivato strato su strato; contemporaneamente, all’interno della parete vengono instradati tubi idraulici, cavidotti elettrici e pannelli isolanti, rendendo inutile la successiva fase di applicazione di tali impianti. Questo approccio riduce i passaggi di lavorazione, elimina i tempi morti legati alle attese degli artigiani specializzati e semplifica la catena di montaggio del cantiere 

All’interno della macchina, sensori e software di monitoraggio tridimensionale controllano in tempo reale la posizione di ogni elemento inserito nella parete: dai tubi dell’impianto idrico alle canaline dell’impianto elettrico fino ai pezzi di rinforzo in fibra di basalto. In tal modo, VeruStruct si assicura che tutti i componenti siano esattamente dove devono essere, evitando errori di posizionamento che potrebbero generare ritardi o costi imprevedibili durante la fase di assemblaggio finale  .

Dalla Yale Innovation al primo prototipo da tavolo
Fondata inizialmente con il nome Impact3D all’interno dell’ecosistema di innovazione di Yale alla fine del 2024, l’azienda ha cambiato nome in VeruStruct all’inizio del 2025. Il team, guidato da Callegari, ha ricevuto finanziamenti da vari fondi universitari: in primavera 2025, nell’ambito del concorso Startup Yale, ha ottenuto il Premio del Pubblico e il secondo posto, con un contributo di 15.000 dollari. A questo si sono aggiunti 20.000 dollari ottenuti grazie a una borsa di studio estiva del programma Tsai CITY di Yale e altri 10.000 dollari dalla School of Management. VeruStruct si è anche aggiudicata il premio Sobotka Seed for Sustainable Ventures, segno dell’attenzione al basso impatto ambientale e alle soluzioni a “emissioni negative” per il comparto delle costruzioni. Infine, ha conquistato il secondo premio nella categoria Climate Tech al Yale Innovation Summit, con altri 6.000 dollari e un pass gratuito di un anno presso ClimateHaven, incubatore per startup che sviluppano soluzioni climatiche  .

Con questi fondi iniziali Callegari ha costruito un prototipo in scala ridotta che dimostra la validità del concetto. L’obiettivo di VeruStruct per la fase successiva è quello di raccogliere 2,7 milioni di dollari in pre-seed, utili per realizzare la versione a grandezza naturale della stampante, affinare la logistica dei materiali e avviare i primi progetti pilota di “case stampate” entro i prossimi due anni  .

Superfici lisce e integrazione con i piani urbanistici
Il team di VeruStruct ha puntato fin da subito a ottenere superfici esterne e interne il più possibile lisce e uniformi, somiglianti a una costruzione tradizionale in muratura o in cemento gettato, anziché avere l’aspetto stratificato tipico di molti edifici stampati in 3D. Dietro questo aspetto estetico c’è una strategia ben precisa: nelle zone urbane, i contrari a progetti innovativi spesso si basano sull’aspetto “anomalo” delle strutture, temendo che l’architettura non si integri con l’ambiente esistente. Per evitare ostilità di tipo NIMBY (acronimo inglese di “Not In My Backyard”), VeruStruct si impegna a sviluppare edifici “visivamente compatibili” con le periferie e i quartieri residenziali, in modo da facilitare le approvazioni da parte delle amministrazioni locali e semplificare l’iter burocratico per l’inserimento di nuove unità abitative .

In tal senso, l’azienda collabora già con enti pubblici come la città di New Haven e con diversi operatori che si occupano di edilizia sociale e abitazioni a prezzi contenuti. La strategia non si limita alla vendita dell’hardware: VeruStruct intende gestire l’intero processo costruttivo, assumendosi la responsabilità di coordinare fornitori, materiali e artigiani specializzati. Questa visione permette di ridurre il rischio che qualcuno in catena applichi tariffe elevate, trasferendo poi il maggior costo finale agli acquirenti o agli enti beneficiari  .

Sostenibilità ambientale ed economia circolare
L’approccio di VeruStruct punta a rivoluzionare (senza enfatizzarne eccessivamente l’aspetto “straordinario”) il settore delle costruzioni attraverso l’adozione di materiali e processi a basso impatto. A partire dal calcestruzzo elettrochimico (un’alternativa meno inquinante al cemento Portland tradizionale) fino all’uso di fibre di basalto come armatura, l’azienda mira a mantenere le emissioni di CO₂ di ciascuna unità ben al di sotto dei parametri standard di settore. Inoltre, l’integrazione di impianti e isolamento direttamente in fase di stampa riduce gli scarti di cantiere, la quantità di rifiuti da lavorazione e i consumi energetici legati alla movimentazione e al trasporto di materiali diversi  .

VeruStruct, costituita come public benefit corporation, inserisce nei propri statuti obiettivi sociali e ambientali al pari di quelli economici. Per questo motivo, il business plan prevede non solo la vendita della stampante, ma anche la costruzione diretta di abitazioni sostenibili per famiglie a basso reddito. Grazie all’utilizzo di filamenti a base di materiali riciclati o di origine biologica e a una logistica ottimizzata, il costo complessivo di produzione dovrebbe risultare inferiore rispetto a quello dell’edilizia tradizionale in calcestruzzo armato o in laterizio. Contemporaneamente, si riducono tempi di costruzione e consumi, ottenendo benefici sia per l’ambiente che per le comunità locali  .

Il panorama globale delle costruzioni additive
VeruStruct non è l’unica realtà impegnata nella stampa 3D di intere abitazioni. Aziende come ICON negli Stati Uniti hanno sviluppato sistemi che impilano strati di calcestruzzo per formare strutture abitative, mentre in Europa e Asia si stanno sperimentando bracci robotici in siti pilota per costruire volumi di medio-piccola dimensione. L’interesse mondiale verso queste tecnologie è alimentato dalla carenza di manodopera specializzata nel settore edile, dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e dalla crescente richiesta di soluzioni abitative veloci e a prezzi accessibili. Secondo gli analisti del mercato delle costruzioni additive, il settore potrebbe crescere a tassi superiori al 20 % annuo nei prossimi cinque anni, spinto dai trend demografici e dalle politiche pubbliche a favore dell’edilizia sociale. Tuttavia, la maggior parte delle aziende non integra ancora impianti e isolamento nella fase di stampa, rendendo VeruStruct una delle poche realtà in grado di offrire un pacchetto completo sin dall’inizio  .

Dalla ricerca universitaria alla concreta realizzazione di case pilota
Attualmente, VeruStruct è impegnata a monitorare con attenzione ogni fase di sviluppo: dallo studio dei materiali fino alla sperimentazione in contesti reali. Ad esempio, il team ha avviato partnership con istituti di ricerca su calcestruzzo innovativo e università come l’Università del Texas ad Austin, che collabora a studi di resistenza meccanica delle pareti stampate e alla valutazione dell’efficienza termica degli isolanti integrati. Contestualmente, è in corso il processo per brevettare vari aspetti del sistema, in particolare il metodo di inserimento simultaneo dei sistemi impiantistici  .

Parallelamente, la startup sta definendo un calendario per realizzare le prime unità abitative in condizioni di cantiere controllato, con l’obiettivo di completare il primo prototipo abitabile entro la metà del 2026. Questi edifici pilota serviranno non solo a validare la tecnologia, ma anche a mostrare a potenziali investitori e amministrazioni locali i vantaggi di tempi di costruzione ridotti e costi di manutenzione limitati grazie all’integrazione totale delle infrastrutture. VeruStruct punta a diventare fornitore “chiavi in mano” per Comuni interessati a progetti di housing sociale, mettendo a punto moduli abitativi facilmente replicabili in serie e adattabili alle normative urbanistiche di diverse regioni  .

Aspetti sociali e prospettive occupazionali
Attualmente, circa quindici studenti di Yale collaborano con VeruStruct, partecipando a studi di ingegneria civile, design industriale e gestione aziendale. Molti di loro aspirano a entrare a far parte del team a tempo pieno dopo la laurea. Il clima di lavoro, ospitato presso ClimateHaven, favorisce lo scambio multidisciplinare: ingegneri, designer, esperti di sostenibilità, formano un gruppo coeso che lavora a un unico obiettivo, quello di rendere accessibile un’abitazione di qualità a famiglie con risorse limitate. La formazione offerta durante gli stage e i tirocini interni spazia dalla progettazione CAD delle componenti murarie alla logistica dei materiali fino all’interazione con i regolatori comunali, formando professionisti capaci di affrontare le sfide dell’edilizia del futuro .

Sebbene il settore delle costruzioni tradizionali sia spesso considerato resistente all’innovazione, VeruStruct ritiene che nei prossimi anni si assisterà a un passaggio di paradigma: nuove tecnologie digitali e additive ridisegneranno il mestiere dell’edile, sostituendo in parte processi manuali frammentati con sistemi integrati e automatizzati. Se nasceranno nuove figure professionali specializzate nella gestione di stampanti per l’edilizia, gli attuali muratori e idraulici potranno riconvertire le loro competenze, occupandosi dell’installazione, della manutenzione e del controllo qualità delle strutture stampate. In questa prospettiva, la formazione professionale e i corsi di riqualificazione saranno fondamentali per garantire un passaggio graduale e senza elevati costi sociali  

Consulenza e suggerimenti per imprenditori emergenti
Nick Callegari suggerisce ai nuovi fondatori di startup di concentrarsi sul “primo passo concreto”: anziché pianificare dettagli su obiettivi a dieci anni, è fondamentale validare subito un prototipo minimo funzionante, anche in scala ridotta, per verificare sul campo la fattibilità tecnica e raccogliere feedback da potenziali utenti o clienti. In ambito edilizio, in particolare, le normative locali e i vincoli urbanistici possono variare profondamente da un’area all’altra, perciò è consigliabile avviare collaborazioni con amministrazioni municipali sin dalle fasi iniziali di progettazione. Callegari ricorda l’importanza di coinvolgere professionisti e università, sfruttando i network di incubatori e acceleratori come ClimateHaven, che offrono supporto sia imprenditoriale sia legale, con un focus specifico su startup green e a vocazione sociale  .

I prossimi passi di VeruStruct e prospettive di crescita
Nei prossimi mesi, l’obiettivo principale di VeruStruct è chiudere il round di pre-seed da 2,7 milioni di dollari, sfruttando l’interesse di fondi di venture capital orientati alle tecnologie pulite e all’edilizia sociale. Con queste risorse, il team intende costruire la prima stampante a scala reale, avviare test strutturali secondo le normative antisismiche vigenti e collaborare con costruttori locali per avviare progetti pilota in quartieri con richiesta di alloggi a canone calmierato. Sul fronte tecnologico, saranno definiti flussi di lavoro per la logistica del materiale tra il camion di stoccaggio e la macchina di stampa, garantendo un approvvigionamento continuo e un controllo qualità automatizzato dei componenti integrati nella parete. Nel lungo periodo, VeruStruct immagina di espandersi in altre aree metropolitane del Nord America e in Europa, proponendo soluzioni modulari per l’edilizia residenziale e commerciale, con focus particolare su scuole, strutture sanitarie e uffici a basso impatto ambientale  .

 

Immagine Generata AI
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Di Fantasy

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