IL PRIMO SOFTWARE OPEN SOURCE
SVILUPPATO PER L’ORTOPEDIA IN 3D

WASP Med lancia un Add-on su Blender 2.8 per modellare ortesi sulle scansioni 3D.
Finalmente uno strumento open source di modellazione 3D fruibile dai professionisti nel settore medicale. WASP MED annuncia il rilascio, dopo oltre un anno di ricerche e di intenso lavoro, di un Add-on su Blender 2.8.
Da sempre WASP lavora per rispondere ai bisogni di base dell’uomo e uno dei principali è la salute. Secondo uno studio GDR del 2018, solo il mercato globale delle protesi e delle ortesi raggiungerà i 12.28 miliardi di dollari
entro il 2025. Già nel 2015 è nato il team WASP Med, con l’obiettivo di lavorare specificamente in questo campo, ma lo sviluppo delle stampanti 3D e dei materiali non è sufficiente se medici e professionisti non hanno a
disposizione gli strumenti per applicare la loro conoscenza.

È questo che ha spinto WASP a sviluppare un Add-on su Blender, il popolare software 3D open-source: WASP Med Blender Add-on. L’idea è colmare la distanza tra i
software professionali (spesso molto costosi e rigidi) e i software open-source finora disponibili, potenti ma non sviluppati appositamente per l’utilizzo in ambito medicale.
Lo sviluppo è stato curato dal Professor Alessandro Zomparelli, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna e computational designer. I suoi precedenti lavori sulla modellazione di oggetti sul corpo umano sono stati la chiave per realizzare uno strumento potente che consente di disegnare facilmente forme complesse sulle scansioni 3D. Blender è un esempio unico di piattaforma open-source che è diventata uno dei migliori prodotti per la modellazione 3D nel mondo dell’animazione e non solo. Può essere scaricato gratuitamente e il suo sviluppo è condiviso con centinaia di utilizzatori in tutto il mondo. WASP Med Blender Add-on contiene comandi passo a passo per modellare una forma partendo da una scansione 3D. Il risultato finale è stampabile in 3D, compatibilmente con la propria stampante.
WASP immagina questo come il primo passo per creare una comunità collaborativa in tutto il mondo, una rete che utilizza strumenti aperti per trovare soluzioni al grande tema della salute. Si potrà così dare a una
enorme parte della popolazione mondiale l’accesso a dispositivi medici e a cure che in molti Paesi attualmente non esistono nemmeno o che la popolazione non può permettersi di sostenere economicamente.

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