Braskem, la più grande azienda petrolchimica dell’America Latina con un fatturato di 14 miliardi di dollari, sta trasformando la sua divisione di materiali per la stampa 3D in una nuova attività chiamata Xtellar. Braskem è il principale produttore di poliolefine nelle Americhe, specializzata in polipropilene (PP). La compagnia brasiliana ha già fatto progressi significativi nella stampa 3D, lanciando un’offerta di e-commerce e acquisendo Taulman3D, pioniere nella stampa 3D di nylon.

Xtellar nasce come spin-off di Oxygea, l’acceleratore di startup per la sostenibilità di Braskem. L’obiettivo di Xtellar è introdurre sul mercato nuovi filamenti, pellet e polveri per la stampa 3D, concentrandosi su PETG, poliammide, materiali biologici, polimeri riciclati, PP e PE.

Il CEO di Xtellar, Jason Vagnozzi, ha dichiarato che la nuova struttura aziendale permetterà di sfruttare meglio le opportunità offerte dal mercato della stampa 3D, in rapida crescita e con un valore stimato di oltre 70 miliardi di dollari entro il 2030.

Artur Faria, CEO di Oxygea, ritiene che l’investimento in Xtellar sia in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’azienda, promuovendo soluzioni innovative in diversi settori attraverso la produzione additiva.

Il lancio di Xtellar consentirà all’azienda di continuare a sfruttare la vasta esperienza di Braskem nella ricerca e sviluppo di materiali, pur mantenendo una maggiore agilità e focalizzazione sul mercato della stampa 3D. Questo approccio dovrebbe consentire a Xtellar di sviluppare competenze specifiche nella produzione additiva e di rispondere meglio alle esigenze dei clienti.

L’attenzione di Xtellar sui pellet è un’ottima mossa strategica, dato che il mercato delle parti di grandi e medie dimensioni è in rapida crescita, e l’utilizzo di pellet diventerà sempre più importante per soddisfare la domanda di materiali.

L’espansione di Xtellar nel settore della stampa 3D potrebbe avere un impatto significativo sull’industria. Grazie alla sua stretta collaborazione con Braskem e l’acceleratore di startup Oxygea, Xtellar ha l’opportunità di sfruttare la vasta esperienza e le risorse di entrambe le organizzazioni per sviluppare materiali innovativi e sostenibili per la stampa 3D.

Xtellar punterà a stabilire partenariati con altri produttori di stampanti 3D, fornitori di servizi e aziende che si occupano di ricerca e sviluppo nel settore della stampa 3D. Questi partenariati potrebbero portare a innovazioni e soluzioni rivoluzionarie per i problemi comuni del settore, come l’ottimizzazione dei materiali, la velocità di stampa e la qualità delle superfici.

Inoltre, Xtellar potrebbe avere un ruolo importante nell’accelerare l’adozione della stampa 3D in settori come l’aerospaziale, l’automotive, la medicina e l’edilizia. La disponibilità di materiali sostenibili e di alta qualità sviluppati da Xtellar potrebbe incoraggiare le aziende a integrare maggiormente la produzione additiva nelle loro catene di approvvigionamento e processi produttivi.

Xtellar si concentrerà anche sulla sostenibilità e l’eco-compatibilità dei suoi prodotti, in linea con gli obiettivi ESG (Environmental, Social, and Governance) dell’azienda. Questo potrebbe includere lo sviluppo di materiali riciclati o biodegradabili, nonché la riduzione dell’impatto ambientale nel processo di produzione dei materiali.

Infine, la creazione di Xtellar potrebbe invogliare altre aziende petrolchimiche a seguire l’esempio di Braskem e investire nella stampa 3D e nella produzione additiva. Ciò potrebbe portare a un’ulteriore crescita e maturazione del settore, con una maggiore diversificazione dei materiali e delle tecnologie disponibili.

Il lancio di Xtellar rappresenta un passo importante per Braskem e l’intero settore della stampa 3D. La nuova società ha l’opportunità di portare innovazione e sostenibilità nel settore, sfruttando la sua esperienza nella produzione di materiali e la stretta collaborazione con Braskem e Oxygea. Il futuro di Xtellar appare promettente, e il suo successo potrebbe contribuire a plasmare il futuro della stampa 3D e della produzione additiva.

Di Fantasy

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