BiologIC Technologies, un’azienda di biotecnologie con sede nel Regno Unito nota per la sua piattaforma “lab-on-a-chip” stampata in 3D, ha ottenuto finanziamenti da Innovate UK. Questo sostegno finanziario ha consentito all’azienda di accelerare lo sviluppo e la produzione di farmaci e vaccini più economici.

Attraverso il programma di sovvenzioni Analysis for Innovators (A4I) gestito da Innovate UK, BiologIC ha potuto accedere alle competenze e alle attrezzature specialistiche del National Measurement Laboratory (NML). Grazie a questo finanziamento, l’azienda con sede a Cambridge ha fatto un enorme passo avanti nella comprensione delle interazioni tra la plastica dei suoi chip stampati in 3D e le applicazioni biologiche.

“Il finanziamento A4I ci ha dato accesso all’analisi di alto livello e, cosa ancora più critica, all’esperienza di livello mondiale del NML”, ha commentato il dott. Colin Barker, Chief Scientific Officer presso BiologIC Technologies. “Senza questo finanziamento, probabilmente ci sarebbero voluti diversi anni per ottenere le stesse intuizioni”.

La società ha già applicato quanto appreso grazie alla sovvenzione in diversi progetti attivi, migliorando direttamente i risultati per i clienti. Questo finanziamento ha contribuito a un aumento della comprensione dell’azienda, che si è tradotto in un maggiore successo commerciale.

Il “lab-on-a-chip” stampato in 3D di BiologIC è un dispositivo elettrico miniaturizzato che integra numerose funzioni di laboratorio su un singolo chip. Questi chip consentono un’analisi rapida, efficiente ed economica di campioni biologici. Le applicazioni di questa tecnologia sono ampie e includono test antidroga e diagnostica point-of-care.

Secondo BiologIC, i materiali stampati in 3D, senza ulteriori lavorazioni, non sono adatti per le applicazioni biologiche. Per sviluppare prodotti biologici di alta qualità, l’azienda ha dovuto comprendere le interazioni chimiche tra i materiali stampati in 3D e i campioni biologici. Tuttavia, prima di ricevere il finanziamento A4I, l’azienda non disponeva delle risorse finanziarie o delle competenze necessarie per indagare su queste interazioni.

“I materiali stampabili in 3D sono intrinsecamente reattivi”, spiega Barker. “Quindi, parte della conoscenza proprietaria di BiologIC riguarda come trattare questi materiali per renderli biocompatibili. Ma è un processo molto complesso e lento”.

Grazie al recente finanziamento e all’accesso al NML che ne deriva, BiologIC può ora dimostrare una maggiore biocompatibilità e stabilità del suo “lab-on-a-chip”. Ciò permette ai produttori farmaceutici e alle organizzazioni di contratti, progettazione e produzione (CDMO) di accelerare lo sviluppo di prodotti essenziali, portando a farmaci e vaccini più economici e a una riduzione dei tempi di commercializzazione.

Si afferma che la piattaforma “lab-on-a-chip” di BiologIC stia già creando valore per gli sviluppatori avanzati presso i siti dei clienti. Inoltre, l’azienda lavora a stretto contatto con i clienti per creare configurazioni personalizzate dei chip, affrontando sfide specifiche come l’aumento della resa, la solidità dei processi e la scalabilità.

“La trasformazione di BiologIC è un altro successo generato da A4I”, afferma Simon Yarwood, Knowledge Transfer Manager – Industrial Technologies, A4I presso Innovate UK KTN. “Dimostra in modo efficace come offriamo alle aziende l’opportunità di aumentare la loro produttività e competitività risolvendo problemi tecnici di analisi complessi con cui hanno combattuto a lungo”.

Lo sviluppo e la sperimentazione di farmaci sono un settore in crescita nell’ambito della produzione additiva. Ad esempio, gli scienziati del Max Planck Institute for Informatics di Saarbrücken, in Germania, e dell’Università della California a Davis hanno recentemente sviluppato un nuovo processo per la stampa 3D di pillole che consente il rilascio di farmaci a velocità fisse determinate dalla forma della pillola.

“Lavoriamo verso un futuro in cui la medicina personalizzata, il punto di cura, sia dietro l’angolo, e la stampa 3D avrà un ruolo significativo”, commenta Barker.

Nel corso dell’anno scorso, 3D Systems ha annunciato la creazione di una nuova filiale di bioprinting 3D chiamata Systemic Bio, che si concentra sulla scoperta di farmaci. Questa filiale sfrutta le tecnologie sviluppate nel contesto del programma Print to Perfusion di 3D Systems e di altre società affiliate come Allevi. Queste tecnologie consentono la biostampa 3D di modelli di organi vascolarizzati utilizzando cellule umane, offrendo un valido strumento per la scoperta di farmaci con capacità di simulare le risposte immunitarie umane.

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Di Fantasy

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