Il Futuro delle Batterie Spaziali: YSU in Collaborazione con NASA

Il Marshall Space Flight Center della NASA ha destinato un finanziamento di 393.000 dollari al dipartimento di ingegneria chimica della Youngstown State University (YSU). L’obiettivo? Dare il via ad un’ambiziosa iniziativa per la produzione di batterie stampate in 3D sotto la guida esperta di Pedro Cortes, luminare nella scienza e nell’ingegneria dei materiali.

Non è la prima volta che il programma YSU riceve un riconoscimento del genere dalla NASA. Infatti, poco più di due anni fa, la NASA aveva già assegnato al dipartimento un finanziamento per promuovere la ricerca riguardante i sensori ad alta temperatura stampati in 3D, sempre sotto l’egida di Cortes.

Verso l’Era delle Batterie al Sodio

Il recente finanziamento avrà una destinazione specifica: la ricerca e sviluppo delle batterie basate su sodio invece che su litio, accompagnate da un’evoluzione tecnologica nella produzione. Sina Bakhtar Chavari, ricercatrice avanzata in Ingegneria dei Materiali, ha chiarito il motivo di tale svolta: “Le batterie al litio sono la norma attuale, ma il litio è una risorsa rara nello spazio. Stiamo puntando sul sodio, molto più comune nello spazio e quindi ideale per futuri progetti spaziali”.

Il team non sta solo rivoluzionando il materiale di base delle batterie. Bakhtar Chavari e i suoi colleghi stanno reimmaginando l’intero processo produttivo. Invece del consueto metodo bidimensionale utilizzato per le batterie al litio, stanno esplorando tecniche di stampa tridimensionali, intricate e avanzate, per le nuove batterie al sodio.

“Visto che le attuali tecnologie sono calibrate per le batterie al litio, stiamo reinventando i processi per adattarli al sodio”, ha dichiarato Bakhtar Chavari. “In particolare, stiamo adottando il Digital Light Processing (DLP) per ottenere una definizione di stampa superiore”.

Verso Nuove Frontiere Energetiche

Queste nuove architetture promettono batterie con capacità elettriche eccezionali, offrendo maggiore potenza ed energia.

Pedro Cortes non è l’unico pilastro di questo progetto. Al suo fianco c’è anche Bharat Yelamanchi, esperto accademico sia alla YSU Rayen School of Engineering che all’Università del Texas a El Paso. La sua competenza è cruciale nella creazione, modellazione e test delle nuove batterie.

Cortes ha infine commentato: “Questo progetto pionieristico getta le basi per sviluppare soluzioni di stoccaggio energetico ad hoc per gli habitat spaziali, come le basi lunari o marziane”.

Di Fantasy

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