Scansione 3D di una antica bara egizia
All’università di Sydney, un gruppo di archeologi è rimasto comprensibilmente scioccato nello scoprire che una bara, ritenuta per oltre un secolo vuota, conteneva effettivamente un corpo mummificato. La mummia, che è stata racchiusa all’interno della bara per circa 2.500 anni, ora viene studiata con l’aiuto delle tecnologie di scansione 3D.

Sfortunatamente, a causa di saccheggi in antichi siti funebri egiziani, il corpo della mummia non è stato preservato molto bene, e scoprire di più sulla persona misteriosa sepolta all’interno del sarcofago è stata una sfida.

Tuttavia, il team di ricerca, guidato dal Dr. Jamie Fraser, ha lavorato duramente per saperne di più sulla mummia e ha fatto alcune rivelazioni grazie a tecnologie all’avanguardia come la scansione 3D.

Il primo indizio sulla mummia è stato trovato sulla bara stessa, che porta geroglifici che indicano che la persona sepolta all’interno era una sacerdotessa di nome Mer-Neith-it-es. E sebbene questo possa sembrare una prova conclusiva, non è sempre sicuro che le bare antiche contengano effettivamente la persona segnata.

Per ottenere maggiori informazioni, gli archeologi hanno acquisito una dettagliata analisi TC dei resti e li hanno trasformati in modelli 3D per un’analisi accurata. Dai modelli tridimensionali dei piedi e delle caviglie, il team crede di aver scoperto una persona adulta di età superiore ai 30 anni. Se riescono a impossessarsi di alcune unghie, la mummia potrebbe persino essere datata al carbonio.

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