Il nuovo progetto di costruzione belga spera di costruire case stampate in 3D in 3 anni
 Il potenziale della tecnologia di stampa 3D per creare un’architettura unica così come soluzioni di alloggi pubblici più accessibili sta diventando sempre più evidente, e i ricercatori, i progettisti pubblici e gli sviluppatori, tutti sperano di capitalizzare questo fatto. L’ultimo esempio in ordine di tempo arriva dal Belgio, dove una partnership tra imprese private, organizzazioni sociali e università sta cercando di promuovere l’integrazione della stampa 3D nel settore delle costruzioni nelle Fiandre. Un obiettivo fondamentale per il progetto è quello di avere una casa stampata in 3D completamente costruita in 3 anni.

L’Europa sembra certamente guidare la strada in termini di utilizzo della stampa 3D per cambiare il modo in cui si costruiscono gli edifici e le modalità di concezione o percezione dell’architettura. Abbiamo segnalato prima il lavoro pionieristico svolto presso l’Università Tecnica di Dresda, che sta compiendo importanti progressi nella ricerca sul calcestruzzo  stampato in 3d con il sistema CONPrint 3D. Ci sono anche progetti danesi e francesi dedicati allo sviluppo di soluzioni e metodi di costruzione interamente nuovi con la tecnologia, e sono stati fatti importanti investimenti in vari settori per aiutarli nel loro cammino. Speriamo che tutti i successi di questi progetti possano essere utilizzati per fare progressi in altri paesi dove mancano gli investimenti, ma dove la necessità di nuove soluzioni di alloggio è molto più elevata. L’idea di una società brasiliana di utilizzare la tecnologia di stampa 3D per affrontare la questione dell’abitazione informale e delle baraccopoli è qualcosa che potrebbe influenzare positivamente milioni di vite se vedrà la luca.

Il piccolo comune di Westerlo, situato nella provincia belga di Anversa, ospita il centro di innovazione Kamp C, un centro di supporto per l’edilizia sostenibile e che vive nella zona. Kamp C è il luogo in cui verrà realizzato questo nuovo progetto di stampa 3D collaborativo, utilizzando un investimento di 1,6 milioni di euro da parte della provincia di Anversa, del governo fiammingo e dell’Unione europea. Sarà una vasta gamma di partner di collaborazione tra cui l’Università di Ghent, Thomas More University College, la società edile Van Roey, la società edile Beneens e la consulenza per l’architettura Trias Architecten. La nuova infrastruttura di stampa 3D verrà installata al centro del settore edilizio locale per sperimentare e costruire prototipi e la stampante sarà inoltre disponibile per il pubblico e la comunità imprenditoriale al termine del progetto.

Geert Verachtert, direttore della strategia e dello sviluppo commerciale di Van Roey, crede che la stampa 3D renderà la costruzione più accessibile. “La stampa 3D può risparmiare i costi di materiali, nei consumi energetici e nei rifiuti”, ha detto a Gazet van Antwerpen. L’obiettivo di tre anni per la prima casa 3D completamente stampata è stato impostato da Peter-Paul van den Berg, direttore di Kamp C. Le organizzazioni partner sperimentano diversi processi e materiali sperando di condividere le proprie competenze e trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose Che sfrutterà appieno ciò che la stampa 3D ha da offrire, allo scopo di sviluppare il settore dell’edilizia in un modello più robusto ed efficiente per altre nazioni e le generazioni future.

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