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Stampa 3D: cosa si può fare davvero
Pistole, giocattoli ma anche chitarre e accessori da cucina. Ecco gli oggetti da stampare a casa

Ha fatto scalpore la notizia di The Liberator, la prima pistola realizzata totalmente con una stampante 3D casalinga. Una tecnologia, quella tridimensionale, che se dovesse prendere piede consentirebbe a chiunque di realizzarsi la propria arma, tant’è che il governo statunitense è sulla strada di voler bannare un simile tipo di produzione che, pare, potrebbe riscontrare non poco seguito all’interno degli Stati Uniti e non solo. In realtà la stampa 3D è un concetto abbastanza semplice. Si scarica un file digitale, che riguarda la “mappa” dell’oggetto da stampare, e la macchina fa il resto. La stampante legge i file e produce l’oggetto realizzando strato su strato in materiale plastico specializzato. Poco tempo e l’oggetto del desiderio è pronto e “self-made”.
La tecnologia che vi è alla base, o almeno la sua idea, è in realtà vecchia di 30 anni ma solo di recente è diventata accessibile grazie a prezzi, di macchine e materiali, relativamente più bassi. Secondo la Wohlers Associates , la vendita di servizi connessi alla stampa 3D ha raggiunto i 2,2 miliardi di dollari nel 2012, un aumento pari al 28,6% rispetto all’anno precedente. Non c’è da stupirsi, perché il futuro gira sempre più verso la realizzazione di oggetti tridimensionali e il mercato, se il trend crescerà, diventerà più aperto e concorrenziale. Un primo esempio, antecedente a The Liberator, è Urbee 2 , un’auto che verrà prodotta dalla Kor Ecologic utilizzando una stampante 3D e che, una volta reale, peserà poco più di 500 kg.  Se ne era occupato Wired USA a febbraio , mostrando in foto il primo prototipo della monoposto.
Ma cosa si può realizzare oggi con una stampante 3D? Al di là di semplici oggetti da salotto , la cui utilità è discutibile quanto soggettiva , ci sono già delle buone idee per costruire prodotti e risparmiare, sul lungo periodo, su accessori che sono più di una semplice personalizzazione. C’è ad esempio chi ha realizzato uno stand per l’iPad oppure una cover per l’iPhone con l’animale preferito, chi una vera bici o il personaggio preferito dei videogame per non parlare di Abraham Reichental, amministratore delegato di 3D Systems, che ha una copia di una chitarra Les Paul il cui corpo è stato realizzato interamente con una stampante 3D.
Il trend della stampa 3D sta lentamente prendendo piede anche da noi. In rete è già possibile trovare siti dedicati agli appassionati, che contengono anche file e istruzioni di stampa. Tra questi è degno di nota Stampa-3D.com, un vero punto di riferimento nazionale per il settore. Oltre a rumors e interviste a designer e produttori, è possibile vedere le realizzazioni più pragmatiche realizzate con una stampante domestica tridimensionale. Un esempio sono gli stampini per biscotti personalizzati, difficili da trovare nei negozi specializzati e pronti all’utilizzo in pochi minuti. Ma quanto costa stampare in 3D? Qualche giorno fa proprio la 3D Systems di Reichental ha annunciato la vendita della Cube 3D al prezzo di 1.299 dollari. Ogni cartuccia costa 50 dollari e permette di stampare in 16 colori e senza fili grazie al collegamento Wi-Fi e al software preinstallato, compatibile con Windows e Mac OS X.

di Antonino Caffo da panorama.it

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