UPM LANCIA I MATERIALI DI BIOPRINTING 3D GROWINK

UPM , una società finlandese di energia alternativa e materiali, ha lanciato una gamma di bioink noti come GrowInk, progettati per varie applicazioni di bioprinting 3D come l’ingegneria dei tessuti e la medicina rigenerativa.

La gamma GrowInk presenta nuovi idrogel di origine non animale che emulano l’ ambiente in vivo per supportare la crescita e la differenziazione delle cellule. I materiali hanno debuttato alla conferenza scientifica SLAS2020 a San Diego, in California.

Fondata nel 1996, UPM sviluppa e fornisce prodotti biomedicali sostenibili a base di legno. La sua linea GrowDex include idrogel per la coltura e la ricerca di cellule 3D. Nel 2018, la società ha rilasciato un filamento biocomposito riciclabile per stampanti 3D FDM, UPM Formi 3D , che utilizza fibre di cellulosa e biopolimeri. L’anno scorso, la società di biotecnologie e la sua sussidiaria, UPM Biocomposites, nonché il produttore di robotica ABB e Prenta Oy , hanno collaborato alla creazione di grandi componenti e mobili utilizzando il suo filamento UPM Formi riciclabile.

Secondo UPM, i due componenti principali dei suoi ultimi bioink, GrowInk, sono la cellulosa nanofibrillare e l’acqua. Questo è integrato per fornire una matrice definita che può essere miscelata direttamente con le celle e personalizzata. È stato inoltre introdotto un idrogel sterile noto come GrowDex-A. Questo idrogel è progettato per legare molecole biotinilate tra cui proteine, peptidi e antibiotici per la coltura cellulare 3D.

Attualmente, i materiali GrowInk sono disponibili in tre varianti. Il primo, GrowInk-N è un bioink opaco naturale realizzato con pura cellulosa nanofibrillare. GrowInk-T, un bioink nanofibrillare di cellulosa nanofibrillare anionico per applicazioni avanzate che può essere facoltativamente reticolato a strutture stampate indurite. Infine, GrowInk-ALG è un bioink nanofibrillare a base di cellulosa con alginato che può essere reticolato.

Lascia un commento