FasTech, con sede a Danville, in Virginia, negli Stati Uniti, sta collaborando con la Cleveland State University (CSU) nell’Ohio, negli Stati Uniti, per esplorare il potenziale della tecnologia Wire Arc Additive Manufacturing (WAAM) nella produzione di preforme forgiate. Il dottor Tushar Borkar dell’università ha recentemente ottenuto una sovvenzione dalla Forging Industry Education and Research Foundation (FIERF) per studiare l’utilizzo dei processi di produzione additiva, al fine di ridurre i tempi di ciclo nelle operazioni di forgiatura.

CSU intende studiare l’effetto dei parametri di lavorazione sulla microstruttura e sul comportamento meccanico delle parti in acciaio inossidabile 316 fabbricate con diversi processi, tra cui WAAM, seguita dalla forgiatura. Si sostiene che la deformazione controllata del processo di forgiatura migliora le prestazioni meccaniche delle parti stampate, aggiungendo proprietà direzionali di forza, duttilità e resistenza all’impatto e alla fatica che non sarebbero possibili con la sola produzione additiva. Questi risultati saranno quindi confrontati con altri metodi di post-elaborazione come la pressa a caldo sottovuoto e la sinterizzazione al plasma Spark.

La macchina WAAM di Fastech è in grado di produrre componenti in acciaio, titanio, nichel e leghe di alluminio in modo additivo, su scala sia piccola che grande, con velocità di deposizione tipiche di 5 kg/h, utilizzando controlli di feedback sia in configurazioni a 3 che a 5 assi. Fastech e CSU intendono applicare questa tecnologia ed espandere la loro partnership per produrre altre leghe per l’industria della forgiatura, sempre con l’obiettivo di ridurre al minimo i tempi di ciclo.

Di Fantasy

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